16 Settembre 2024

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Refezione scolastica a Ragusa: Il PD chiede la sospensione del servizio

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REFEZIONE SCOLASTICA, IL PD CHIEDE LA SOSPENSIONE DEL SERVIZIO: “NON E’ POSSIBILE CHE LA CITTA’ DI RAGUSA FACCIA I CONTI CON UNA SITUAZIONE DEL GENERE SU UNA QUESTIONE COSI’ DELICATA”

RAGUSA (RG) – “Chiediamo al sindaco di revocare, o almeno sospendere, il servizio di refezione scolastica assegnato all’attuale ditta che, in appena tre giorni, ha dimostrato di essere inadatta ad espletare al meglio il servizio per i bambini delle scuole della città di Ragusa. Lo chiediamo come forza politica anche dopo avere preso atto del grande dissenso manifestato, ieri pomeriggio, dai genitori durante una convulsa riunione tenutasi in sala Giunta a palazzo dell’Aquila in cui è stata criticata con durezza l’attività della ditta in questione. Il sindaco, che ha tentennato sulla vienda rimandando più volte a riferimenti normativi che, in questa fase, lasciano il tempo che trovano, ha il dovere di dare una risposta chiara alla cittadinanza perché stiamo mettendo in dubbio la salute dei nostri figli. E questo non può essere”. E’ il senso dell’appello-diffida lanciato dal segretario cittadino del Pd di Ragusa, Peppe Calabrese, dopo avere preso atto che una consistente delegazione di genitori, in parte rispondendo all’appello che gli stessi democratici avevano lanciato 24 ore prima, ha manifestato tutta la propria amarezza nei confronti dell’amministrazione comunale per quanto sta accadendo. “La Giunta Piccitto, presente con il sindaco e con altri assessori – prosegue Calabrese – ha cercato di prendere tempo chiedendo, anche per bocca del dirigente Lumiera, qualche giorno di tempo. Noi riteniamo che, dopo quanto accaduto, ci siano già le condizioni per attuare la decisione da tutti attesa. Tutto ciò per evitare che possano verificarsi conseguenze ancora più gravi anche nei confronti di qualche bambino celiaco. Del resto, l’evidenza è stata messa in rilievo da alcuni genitori che hanno fatto vedere al sindaco i cibi serviti ieri che si presentavano in una condizione a dir poco disdicevole, già alla vista un vero e proprio rischio per la salute. E’ il sindaco, in qualità di massima autorità sanitaria cittadina, che deve assumersi questa responsabilità con un’ordinanza contingibile ed urgente che, intanto, va adottata e poi confermata. Serve cibo di qualità che, in questo caso, non è ancora stato servito”. Anche il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Mario D’Asta, è intervenuto durante la riunione di ieri sottolineando che “non è possibile fare i conti con un disagio del genere, a maggior ragione perché stiamo parlando – aggiunge – di una ditta che in passato aveva fatto registrare problemi analoghi. Le verifiche, a questo punto, hanno già dimostrato tutto quello che c’era da sapere. Anche perché il malcontento dei genitori è diffuso. E se ciò è accaduto dopo appena tre giorni di servizio una ragione deve esserci. Abbiamo anche preso atto delle dichiarazioni rese alla stampa dal titolare della ditta che ha ammesso che ci sono stati dei problemi. Riteniamo si tratti di una questione estremamente seria che va affrontata subito e con capacità politica. Dimostri Piccitto, almeno per una volta, di essere il sindaco di questa città e dia delle risposte concrete alla cittadinanza”.

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