Domenica prossima si voterà per le Elezioni Amministrative in numerose località italiane. La nostra testata giornalistica ha incontrato il dott. Renato Caputo che si candida nel Comune di Villafranca di Verona, in provincia di Verona ed è attualmente Vice Presidente del Consorzio Universitario per gli Studi Superiori e le Ricerche Applicate Studiorum, che annovera tra i suoi partner anche l’Istituto Italiano Studi Giuridici.
Di seguito riportiamo l’intervista integrale.
Dott. Caputo Lei si è detto contrario all’applicazione della Direttiva Bolkestein per i Commercianti Ambulanti. Forte delle relazioni italo-spagnole che intrattiene nell’ambito del Consorzio Universitario Studiorum di cui è Vice Presidente, può spiegarci meglio la sua posizione?
L’obbligo di mettere a bando il rinnovo delle licenze per il commercio ambulante è previsto dalla normativa Ue (Direttiva 2006/123/CE), che prende il nome da Fits Bolkestein.
In Spagna, la competenza in materia è di ciascun governo regionale, questo ha comportato l’adozione di diciassette differenti modi di interpretare e attuare il processo di adattamento alla cosiddetta direttiva sui servizi.
Scopo di questa proposta di legge è di tutelare le imprese, così come hanno già fatto altre nazioni europee senza incorrere in sanzioni comunitarie.
La proposta prevede l’estensione della durata delle concessioni in essere di 75 anni, proprio come hanno fatto in Spagna, ed un regime di evidenza pubblica soltanto per le nuove concessioni, che potranno avere una durata tra i 20 e i 30 anni determinata dai comuni.
Resta però aperta la questione dei Commercianti Ambulanti. Con un emendamento inserito nell’art. 1 nella Legge di Bilancio 2018, le concessioni di suolo pubblico per i commercianti ambulanti resteranno valide fino al dicembre 2020.
Le amministrazioni interessate, potranno prevedere, anche in deroga a quanto disposto dal D.Lgs. 26 marzo 2010, n. 59, specifiche modalità di assegnazione per coloro che, nell’ultimo biennio, hanno direttamente utilizzato le concessioni quale unica o prevalente fonte di reddito per se’ e per il proprio nucleo familiare.
Personalmente ritengo che il Governo debba intervenire per escludere completamente la categoria dei Commercianti Ambulanti dall’obbligo di messa al bando delle concessioni pubbliche che sta alla base della direttiva.
Alcuni vedono gli eventi culturali come una fonte di spese, che in un momento di crisi dovrebbero essere necessariamente limitate. Lei invece ha recentemente parlato di opportunità di creare un circolo virtuoso, connesso allo sviluppo del turismo culturale. Può spiegare meglio?
L’Italia è conosciuta in tutto il mondo anche per la bellezza delle proprie città, dei grandi e dei piccoli borghi. Basti pensare che il nostro Paese detiene il record mondiale di maggior numero di “patrimoni dell’umanità dell’UNESCO”, con ben 53 beni nella lista nel 2017 e molti che vorrebbero entrare.
Io posso portarle l’esempio del territorio dove vivo, in Veneto. Nel territorio di Villafranca di Verona sono incastonate alcune gemme di assoluto rilievo, come Palazzo Bottagisio, in cui l’11 luglio 1859 fu redatto e firmato l’armistizio tra l’imperatore di Francia Napoleone III e l’imperatore d’Austria-Ungheria Francesco Giuseppe che decretò la fine della Seconda Guerra d’Indipendenza e pose le basi per l’Unità d’Italia. Altra importante risorsa è senza dubbio il Castello Scaligero, la cui costruzione inizio nel 1199 e venne ultimata nel 1202. Solo per citarne due. Quando un territorio ricco di storia riesce ad enfatizzare questa propria peculiarità, trasforma questa ricchezza culturale in un volano per creare ricchezza economica, attraverso iniziative che incentivino il turismo ed il commercio. Anche in questo caso non è il “Mondo globale” che schiaccia il “Locale”, ma al contrario la specificità di un territorio che viene resa fruibile a livello globale. Basti guardare all’esperienza di Valeggio sul Mincio, dove il Sindaco Angelo Tosini, è riuscito a realizzare importanti iniziative di turismo culturale. Attraverso una strategia di marketing territoriale, condivisa con i comuni vicini, si potranno e dovranno valorizzare i prodotti tipici locali e le eccellenze produttive del nostro territorio.
Il Consorzio Studiorum si sta facendo promotore in ambito legislativo dell’adozione di un Testo Unico sulle Disabilità.
Ho avuto modo di confrontarmi su queste tematiche con Giuseppe Trieste, Presidente dell’organizzazione no-profit FIABA, la cui missione è di promuovere presso le istituzioni pubbliche e private e nell’opinione pubblica l’idea della “Total Quality”, che, se applicata, permette di arrivare ad una vivibilità dell’ambiente ottimale per tutti.
Proprio in questi giorni stiamo definendo i dettagli di un protocollo d’intesa tra FIABA ed il Consorzio Studiorum, finalizzato a promuovere in ambito legislativo l’adozione del Testo Unico sulle Disabilità.
E’ mia intenzione inoltre favorire l’istituzione della cosiddetta “Cabina di Regia per la Total Quality”, per promuovere l’accessibilità e fruibilità, il vivere in modo confortevole e contare su una migliore qualità di vita percepita, che rappresenterebbe il primo progetto pilota per il Veneto.
In realtà quando parlo di “Design for all” e “Universal Design”, mi riferisco proprio alla necessità di porre in atto tutte quelle azioni per ottenere l’eliminazione delle barriere fisiche, culturali, psicologiche e sensoriali e per la diffusione della cultura delle pari opportunità.
Ritengo che la politica, nazionale e territoriale, debba dimostrare attenzione per tutti i propri cittadini, nessuno escluso. Nella mia “vision”, le amministrazioni territoriali rappresentano il cuore pulsante di questo Paese, a condizione che svolgano fino in fondo il proprio ruolo, ossia dando la giusta attenzione alle esigenze dei cittadini.
Per conoscerlo meglio vistate il sito www.lavillafrancachevorrei.it