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Vittoria. 13/06/2016 – In una intervista da Voi pubblicata oggi, il professore Bonetta, vice sindaco (fino al 19 giugno) di questa città, dall’alto della sua “cattedra” universitaria, traccia una analisi delle elezioni amministrative che si concluderanno il prossimo 19 giugno, tirando in ballo anche il Sommo Pontefice (ma chi, se non lui può permettersi tale privilegio).
L’illustre cattedratico sostiene che queste elezioni sono state caratterizzate dall’antipolitica e che solo il PD è stato l’unico elemento che in qualche modo ha rappresentato la politica. (?)
Poi, continuando su un terreno poco comprensibile, e non solo dai cittadini comuni, ma anche da quanti sono letterati come l’estensore della nota, conclude con l’affermare che si è volati rasoterra (testuali parole).
Forse perché egli stesso non era presente nella competizione? E non certo perché non è stato coinvolto, ma solo perché è stato scartato.
Poi entra nel merito dell’esame dei due candidati che si stanno confrontando per “l’esame” finale di domenica prossima, e con un livore non comune e una rabbia che certamente gli nuocerà al fegato, afferma che Aiello, sarebbe affetto dalla dinamica psichica dell’auto-necrofagia, che sarebbe una persona che si nutre del suo stesso cadavere. Inoltre, sostiene che fa parte del passato e che è la causa di tutti i mali dei vittoriesi, definendo nel contempo, il sindaco uscente: Nicosia, un padre che ha generato tanti figli che adesso lo vogliono fare fuori.
Leggendo questo ed altro che il professorone ha dichiarato, avendo chiaro il concetto che Aiello solitamente non si confronta con chi non gli è pari intellettualmente, questo gruppo della coalizione che sostiene il candidato a sindaco Francesco Aiello, ha deciso di rispondere alle nefande e incomprensibili provocazioni. Ma non è finita, siccome l’illustre cattedratico ha espresso giudizi sull’altra parte in competizione per la poltrona di sindaco, tenuto conto che questo signore che da 46 anni vive fuori ma è tornato per fare il professore e impartire lezioni, questo gruppo ha deciso, in estrema coerenza con le regole della democrazia, di commentare anche le critiche sull’avvocato Moscato.
Egregio professore, lei che dice e non dice, nella sua certezza di non essere compreso, ma si rende conto che tutto ciò che ha scritto è privo di senso, di logica, di fondamento e di intelligenza; quella stessa intelligenza che lei immagina di avere, ma che la città di Vittoria, non avendola mai conosciuto, non Le riconosce. Ma cosa si aspettava dai vittoriesi che ha sempre snobbato?
Sappia che Francesco Aiello, è stato ed è, un politico di razza, un uomo nei confronti di cui mai nessuno potrà sostenere le nefandezze che accomunano buona parte di tutti coloro i quali lei chiama politici. Queste sue esternazioni sono solo il frutto di un travaso di bile che lo ha colto nel momento in cui è stato buttato fuori dalla competizione elettorale, cui lei stesso si era autonomamente proposto. Non riteniamo di aggiungere altro, perché non intendiamo scendere al suo stesso livello e non ne comprendiamo le motivazioni che l’hanno indotta a intervenire in quanto riteniamo che non le verrà assegnata nessuna poltrona da nessuno, torni a insegnare se vuole, perché in politica ha già fallito.
Per quanto riguarda il candidato sindaco Giovanni Moscato ( si sa bene che lo scontro è frontale e duro, quindi nessuna ragione ci spinge a intervenire, se non quella della correttezza) quanto meno è sceso in campo, ci ha messo la faccia e non ha fatto come lei che ha vissuto all’ombra di qualcuno in attesa che questi gli tendesse la mano per mollare qualche prebenda.
Sia comprensivo, lasci perdere, “nunnè cosa a so”.
Gruppo comunicazione e immagine, coalizione Francesco Aiello sindaco.