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Riscossione Sicilia. La Fabi a Musumeci: “basta col gioco al nascondino”

Riscossione Sicilia. La Fabi: Il Governo non giochi al nascondino
 
Certezze non ce ne sono e ai sindacati di Riscossione Sicilia non rimane l’arma di mobilitare ancora una volta il Personale.

Il 12 giugno, afferma Carmelo Raffa della Fabi, in sede di audizione dei sindacati in Commissione Finanze dell’ARS ancora una volta si è constatata profonda incertezza sul futuro di Riscossione Sicilia  e conseguentemente ciò ha provocato forte preoccupazioni da parte dei 700 lavoratori dipendenti di questa Società.
 
Il Governatore Nello Musumeci non presente di Persona ma attraverso suoi delegati ha fatto sapere che aveva provveduto a lanciare un monito al Ministero dell’Economia e all’Agenzia delle Entrate per avere una risposta circa la disponibilità di Riscossione Sicilia in AdER.

Ma in disaccordo con le affermazioni del Governatore, il parlamentare Sunseri del Movimento Cinque Stelle, rispondendo alle affermazioni fatte pervenire da Musumeci, ha affermato che  il Mef e AdER avevano scritto una lettera alla Regione, datata 6 giugno, in cui non solo non viene dichiarata alcuna contrarietà alla fusione, ma viene richiesto al Governo regionale di fare chiarezza sulle proprie intenzioni sul futuro di Riscossione Sicilia, e di rendere noti i dati sulla reale situazione economico-finanziarie della Società .

A questo punto la FABI e gli altri sindacati, afferma il Coordinatore della Fabi Sicilia, attendono risposte concrete da parte del Governo della Regione ed auspichino che non si perda più tempo e che si trovino le condizioni per concordare con lo Stato le modalità di attuazione della legge 16/2017.
 
Basta giocare al nascondino, prosegue la nota della Fabi, e se il Governo della Regione ha altri progetti alternativi li metta a conoscenza dei parlamentari e dei sindacati.
 
I lavoratori chiedono certezze e quindi si aspettano un rapido passaggio all’Azienda A.dER con gli stessi diritti e doveri dei propri colleghi di tutt’Italia.
 
Nei prossimi giorni, conclude Raffa, concorderemo con gli altri sindacali modalità di lotta e mobilitazione.
 

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