GIORGIA MELONI A RADIO CUSANO CAMPUS: “ROMANI, SARO’ RIGIDISSIMA A COSTO DI FARMI CACCIARE DAL CAMPIDOGLIO, VOTATEMI A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO. ALL’APERTURA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE DI DOMANI SONO INVITATI ANCHE BERLUSCONI E BERTOLASO”. POI UNA BATTUTA SUL GATTO MARTINO: “GLI SERVE UNA FIDANZATA. LO NOMINO CAPO DELLA LEGIONE ANTI RATTI”
ROMA – Giorgia Meloni, candidata sindaco di Roma per Fratelli D’Italia, Lega Nord e Noi con Salvini, è intervenuta questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Sarà un natale di Roma particolare, quello di domani, per Giorgia Meloni, che aprirà al Pincio la propria campagna elettorale: “Un Natale di Roma particolare perché coinciderà anche con lo sciopero dell’Atac? Beh, che le cose debbano cambiare a Roma mi pare un sentimento diffuso. Roma è una città che rispetto alle sue potenzialità è totalmente allo sbando, come un museo tramutato in stalla. Potenzialmente è la migliore città mai esistita, però per una serie di ragioni che riguardano soprattutto il pregresso dell’amministrazione, ma anche secondo me il fatto che i romani hanno un po’ smesso di crederci, oggi versa in condizioni abbastanza tragiche, per quello che riguarda il decoro, i rifiuti, il trasporto pubblico, sperando che lo sciopero dell’Atac di domani non porti problemi particolari alla nostra manifestazione prevista per le 18 alla terrazza del Pincio. Se sono invitati Berlusconi e Bertolaso? Sono sempre invitati. Speriamo…Io fino all’ultimo ci spero, ho fatto appelli di ogni genere. Non tanto per vincere, si può vincere comunque, ma per semplificare il quadro agli occhi della gente. A me interessa per questo, perché poi i sondaggi dicono che la mia partito posso giocarla comunque”.
Giorgia Meloni traccia l’agenda e gli obiettivi da cui far rinascere la Capitale: “Abbiamo voglia di provare a cambiare le cose, partendo dalle questioni semplici e di buon senso di cui la città ha bisogno e l’amministrazione deve essere in grado di dare il buon esempio. La disillusione di tanti cittadini deriva dal fatto che quando tu vedi che tutto va storto, che non ne vale la pena, alla fine pensi che sia normale che non funzioni anche tu, perché dici ‘ma chi me lo fa fare, tanto se ne fregano tutti’. Io voglio metterci la faccia e impegnarmi in prima persona”.
Tornando sulla sua gravidanza, Giorgia Meloni chiarisce: “Tutti ci lamentiamo, ma quanti di noi sono davvero disposti a fare tutto ciò che è possibile fare per cambiare le cose? Io non ho nascosto, ed è stato oggetto anche di qualche incomprensione, che mi sarebbe piaciuto vivere la gravidanza in un’altra maniera. Dicono che sia il periodo più bello nella vita di una donna ed io non me lo godrò. Per questo all’inizio ho pensato di fare una scelta diversa. Poi, quando ho capito che l’alternativa era di fatto o riconsegnare Roma a chi l’ha governata fino ad ora oppure darla in mano ai Cinque Stelle, molto bravi negli slogan ma con una capacità di governo tutta da dimostrare, allora mi sono detta che dovevo fare la mia parte. Se pensassi che la politica non possa cambiare le cose smetterei di farla”.
Secondo Giorgia Meloni i cittadini di Roma, più che confusi come sostiene Virginia Raggi, sono arrabbiati: “Sono più arrabbiati che confusi. E’ la politica a sembrare confusa, i cittadini sono arrabbiati e obiettivamente non a torto, per quello che abbiamo visto e che vediamo di questa città, della discrepanza tra ciò che Roma potrebbe essere e quello che invece è. Sono molto diffidenti, io incontro tanta gente, la mia casa di sondaggi preferita è la mercato rionale comunication. Le politica le cose può cambiarle, ma non da sola. Se la politica non riesce a cambiare le cose è anche, spesso, perchè la gente non risponde. Puoi mettere a Roma il sindaco più bravo in assoluto, ma se poi la gente aggira le norme tu la città non la rimetti in piedi lo stesso”.
Giorgia Meloni punta molto sul coinvolgimento dei cittadini: “Ho un piano molto ampio nel mio programma che riguarda proprio il coinvolgimento dei romani, il coinvolgimento dei privati nel rifacimento delle strade, delle associazioni di commercianti per il decoro, che riguarda le neomamme per ampliare l’offerta degli asili, che riguarda le associazioni e i comitati di periferia ai quali mi piacerebbe dare la possibilità di aprire delle attività commerciali a costo zero in cambio del fatto che loro si occupano di riqualificare determinate aree. Io voglio offrire degli strumenti affinché questa città si rimetta in piedi, ma ci devono credere tutti. Se io per esempio dico ‘guarda, ti do la possibilità di mettere la pubblicità del tuo marchio su questa strada e in cambio mi rifai il manto stradale’, ma se poi mi accorgo che lo hai fatto male, ti vengo a prendere per un orecchio’. Nel tema di mafia capitale non c’erano solo i politici, ma anche i burocrati e gli imprenditori. Complessivamente questa città sembra per parte non crederci più e quella che invece ancora si comporta bene non si fa sentire”.
Giorgia Meloni annuncia che sarà rigidissima: “Bisogna dare l’esempio. Io lo farò ma sarò rigidissima con chi non non rispetterà le regole. Sarò rigidissima, a costo di essere cacciata dal Campidoglio, non guarderò in faccia nessuno. E’ l’unico modo per uscirne. Tutti oggi dicono che va bene ma se quando sarà ognuno farà l’inferno e avremo Roma con le manifestazioni con il sindaco preso a sacchi di patate, preferirò questo piuttosto che stare cinque anni in Campidoglio senza cambiare niente per la logica del compromesso. Per questo, dico ai romani votatemi a vostro rischio e pericolo, perché se arrivo a fare il sindaco non guardo in faccia a nessuno. Chi ama questa città e rispetta le regole non ha nulla da temere”.
Infine, una battuta sul Gatto Martino, il gatto di Giorgia Meloni: “Il Gatto Martino sta bene, ma approfitto per fare un appello. Gli sto cercando una fidanzata, in questo periodo è un po’ irrequieto, un po’ esuberante. Se qualcuno avesse una gatta, fatevi sentire. Nominarlo capitano ad honorem della battaglia che dovrà sconfiggere i topi? Sì, Gatto Martino lo nominiamo capo della legione antiratti”.