Roma. 12.11.2024
AUTONOMIA DIFFERENZIATA (di BRUNO GIORDANO – MAGISTRATO DI CASSAZIONE)
Davanti alla Corte costituzionale, all’udienza del 12 novembre, si affrontano le molteplici questioni di costituzionalità riguardanti la legge 86 del 2024 sull’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione sollevate con i ricorsi delle Regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania (Regione Sicilia: non pervenuta…) che hanno impugnato la legge con riguardo alla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP), concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale, all’individuazione delle materie o ambiti di materie per i quali tale determinazione sia necessaria, o meno, per il trasferimento delle funzioni. Altre questioni riguardano, principalmente sotto il profilo del principio della leale collaborazione, il procedimento di approvazione delle intese tra Stato e regione per l’attribuzione delle materie e delle relative funzioni. Altre coinvolgono le modalità di finanziamento delle funzioni trasferite. Se solo si considera che intervengono ad opponendum le Regioni Piemonte, Veneto e Lombardia, si può pensare che il tema non riguarda soltanto il rapporto tra regioni e Stato ma soprattutto le disuguaglianze tra nord e sud, le regioni ricche contro quelle più svantaggiate. Per questo la Scuola dei Beni Comuni di Ragusa Ibla si confronterà sulle conseguenze dell’autonomia differenziata per lo sviluppo del sud, per l’unità nazionale, per la solidarietà nazionale con Massimo Giannini (editorialista di Repubblica) il 18 gennaio 2025 e con Gianfranco Viesti (professore di economia all’Università di Bari e autore de “La secessione dei ricchi”) il 2 febbraio.
Tutte le questioni sono consultabili sul sito www.cortecostituzionale.it alla voce calendario dei lavori. Le ordinanze e i ricorsi che pongono le questioni sono consultabili sempre sul sito alla voce atti di promovimento.