Roma, Di Pietro: “Sono con Raggi, meglio pensarci bene che mettere un razzi nella giunta comunale”
DI PIETRO: “SONO CON VIRGINIA RAGGI, SONO TUTTI COL FUCILE PUNTATO VERSO DI LEI, MA MEGLIO PENSARCI BENE E CONFRONTARSI CHE RISCHIARE DI METTERE UN RAZZI NELLA GIUNTA COMUNALE DI ROMA”, DICE L’EX MAGISTRATO A RADIO CUSANO CAMPUS
Antonio Di Pietro è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Antonio Di Pietro ha commentato l’ultima inchiesta della Guardia di Finanza su politici e tangenti: “Non è successo niente, è sempre la stessa storia, niente di nuovo sotto il sole. Nell’inchiesta mani pulite che cosa si era scoperto, che c’era un gruppo di imprese che per ottenere appalti e commesse dava soldi a partiti e personaggi politici e dall’altra i personaggi politici che li ricevevano, ma in mezzo c’era sempre il solito faccendiere. Mi pare che non c’è niente di nuovo sotto al sole. In questo caso il GIp descrive il Pizza come faccendiere avido e insaziabile? In gergo tecnico è il do ut des della corruzione”.
Antonio Di Pietro, poi, ha commentato un’intercettazione di Marotta, in cui lo stesso dice: “Io se potevo rimanere lì al CSM me ne fottevo di venire a fare il deputato, lì il potere è immenso, lì il potere è pieno”. Di Pietro commenta così: “Non v’è dubbio che nelle telefonate private può capitare di fare delle affermazioni non vere o fuori luogo. Nel caso di specie mi preoccupa che questo sia stato membro del CSM e che di questo CSM gli viene in mente il potere, anche anomalo, che poteva esercitare lì dentro. Mi fa male da ex magistrato e da cittadino. Mi amareggia sapere che là dentro ci fosse una persona che questo pensava del CSM”.
Su Virginia Raggi: “Le eventuali difficoltà che starebbe incontrando a Roma nel formare la sua giunta non mi preoccupano, anzi mi sarei preoccupato del contrario. Stiamo parlando di Roma, stiamo parlando di una realtà politica che dalla sera alla mattina si trova in una responsabilità così grande e tutti le stanno addosso e non vedono l’ora che faccia una sbavatura. Raggi e il Movimento Cinque Stelle hanno la mia solidarietà. Stanno tutti col fucile puntato verso di lei e non vedono l’ora che faccia il primo sbaglio. Questa è arrivata da un settimana, che titolo hanno per parlare persone che hanno fatto disastri negli ultimi trent’anni? Il Sindaco di Roma deve ragionare con la sua testa ma deve anche ascoltare le persone che gli stanno attorno. Io non vedo alcuna lotta intestina al Movimento Cinque Stelle, è normale che in questo momento ognuno cerchi di dare il suo apporto. Pensate che io una volta per cercare di cambiare il ruolo del Parlamento, per dare al Parlamento una funzione di rappresentanza vera, sono andato a prendere un operaio straniero, e ho fatto una cannata della madonna. Non è straniero, è italianissimo, lavorava all’estero. L’idea era nobile, la soluzione è stata scellerata. Se mi fossi consultato un po’ di più forse avrei evitato questa scelta. Meglio metterci un po’ di più che rischiare di infilare un Razzi nella giunta. Le parole di De Luca? De Luca è uno che si sputtana da solo”.