Sacchetti bio. Codacons diffida ministero della salute
SUBITO CIRCOLARE SU SHOPPER PORTATI DA CASA O SCATTERA’ DENUNCIA PER OMISSIONE DI ATTI D’UFFICIO. RITARDI DEL MINISTERO DANNEGGIANO CONSUMATORI E AGGRAVANO SPESA
Una formale diffida al Ministero della salute affinché emetta subito la circolare sui sacchetti della spesa per frutta e verdura attesa da ben 4 mesi. La annuncia il Codacons, dopo il parere emesso ieri dal Consiglio di Stato che autorizza i consumatori ad utilizzare nei supermercati shopper portati da casa.
“L’assurdo ritardo del Ministero nel diramare la circolare in questione sta danneggiando pesantemente gli utenti e per questo, se entro pochi giorni il dicastero non provvederà a quanto richiesto, scatterà la denuncia del Codacons per omissione di atti d’ufficio – spiega il Segretario Nazionale Francesco Tanasi – Tutti i pareri degli organi di giustizia sono concordi nell’affermare che i consumatori possono portare da casa sacchetti per imbustare frutta e verdura nei supermercati, ma senza la circolare del Ministero non è possibile per gli utenti far valere il proprio diritto”.
“Uno stallo assurdo che genera anche situazioni di illegalità – prosegue Tanasi – Molti supermercati addebitano il costo del sacchetto direttamente sullo scontrino nel momento in cui viene pesata la merce, anche se lo shopper non viene utilizzato, ad esempio quando si acquista un ananas o una mela sfusa apponendo lo scontrino direttamente sul frutto. Ciò comporta una violazione dei diritti degli utenti e un aggravio dei costi a carico dei consumatori di cui il Ministero della salute dovrà rispondere se non emetterà l’attesa circolare sui sacchetti portati da casa” – conclude il Segretario Nazionale Codacons.