Redazione Due, Roma, 3 ottobre 2015.- Continua la battaglia del M5S sugli indennizzi da erogare alle persone che hanno contratto hiv o virus da epatite a seguito di trasfusioni di sangue o di assunzione di emoderivati infetti. Nonostante siano passati molti anni dai gravi episodi di diffusione di sangue infetto con le conseguenze a tutti note per la salute dei pazienti, è ancora in corso il processo ed i cittadini continuano a dover lottare per veder riconosciuti i loro diritti. Ai pazienti infettati è stato riconosciuto il diritto ad un indennizzo con la legge 210 del 25 febbraio 1992. «Prima della riforma costituzionale del 2001 -rende noto la Lorefice- gli indennizzi erano erogati solo dal Ministero. Dopo il 2001, nelle regioni a statuto ordinario, a seconda della data di accoglimento della pratica, sono erogati ad alcuni malati dal Ministero, ad altri dalle Regioni, ad altri dalle Asl, con conseguente disparità di trattamento. Bisogna evidenziare che tale indennizzo è spesso l’unica fonte di sostentamento per coloro che sono messi a dura prova da patologie invalidanti e cure estenuanti tanto a livello fisico quanto a livello psicologico e sociale. La parlamentare del M5S, Marialucia Lorefice, ha presentato il 2 ottobre 2014 un’interrogazione sull’argomento al Ministro degli Affari Regionali e le Autonomie per chiedere: “Quali iniziative concrete -si legge nell’interrogazione- abbia intenzione di porre in essere per dirimere questo conflitto che vede come esclusive vittime tante persone malate” è stato altresì chiesto al Ministro se non ritenga opportuno assumere iniziative per pubblicare sul sito della Conferenza Stato-Regioni i contenuti degli accordi che poi vengono siglati durante le varie sedute così da garantire massima trasparenza e la possibilità per i cittadini di poter immediatamente accedere alla documentazione prima delle sedute pubbliche delle conferenze. «La risposta del Ministro -afferma la Lorefice-, anziché entrare nel merito delle questioni poste, ha riportato che nella Conferenza Stato-Regioni del 7 maggio scorso: “E’ stato dato parere favorevole al decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministero della Salute, con il quale viene ripartito il contributo per gli indennizzi a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati”. Nulla è stato detto -prosegue la parlamentare- sulla possibilità di dirimere i conflitti tra lo Stato e le Regioni, e nulla sulla possibilità di pubblicare il contenuto degli accordi prima delle sedute della Conferenza Stato-Regioni. Non abbasseremo la guardia -conclude la portavoce del M5S- e saremo sempre a fianco di questi cittadini che sono vittima di uno stato negligente il cui ruolo, sancito anche dalla Costituzione, è garantire la salute dei propri cittadini. Non solo infettati ma anche discriminati. Non possono essere sempre i cittadini a pagare».