Santa Croce Camerina, gran fermento nella vita amministrativa
Dai botta e risposta sulla stampa, passando per le dichiarazioni rilasciate sui più noti social, in questi giorni il piccolo comune ibleo è un pullulare di informazioni che spaziano dalla semplice attività amministrativa a iniziative di interesse collettivo.
Sul tavolo della questione torna nuovamente l’ormai “famosa” richiesta di convocazione di un consiglio comunale urgente sul tema dell’ordine e della sicurezza pubblica, presentata, lo scorso dicembre, dai consiglieri di opposizione Pernice, Pluchino e Di Marco.
Ai consiglieri, lo scorso venerdì è stata notificata una convocazione, a firma del Presidente del Consiglio, per oggi, avente all’ordine del giorno proprio tale richiesta.
Un invito non particolarmente gradito dai tre consiglieri che, attraverso una missiva indirizzata al Presidente del Consiglio, hanno comunicato il loro rifiuto a prendere parte a tale incontro, definendolo, si cita testualmente, “ irrispettoso nei confronti delle nostre vesti istituzionali”.
“A distanza di sei mesi dalla richiesta di convocazione – evidenzia il consigliere di opposizione Gaetano Pernice – e due mesi dalla conferenza stampa finalizzata ad informare la cittadinanza sull’esito, tra l’altro mai ufficializzato dalla Presidenza del Consiglio, della nostra denuncia al Dipartimento Enti Locali – Servizio Ispettorato che ha riconosciuto la violazione dell’art 10 dello Statuto Comunale, il Presidente del Consiglio, anziché convocare un Consiglio Comunale in cui discutere quanto accaduto e soprattutto la problematica da noi proposta, ha preferito convocare un incontro ristretto avente per oggetto solo la richiesta”.
Nella missiva, inoltre, i consiglieri attaccano, il Presidente del Consiglio definendolo “appiattito sulle posizioni del Sindaco” e lo accusano, si legge nella nota, di “ignorare il doveroso rispetto dei diritti di tutti i consiglieri, anzitutto quelli di minoranza che, Le ricordiamo, rappresentano l’intera comunità”.
Ed è sempre di questi giorni la polemica sui tagli alle indennità di carica, comunicate dall’Amministrazione Iurato.
“La riduzione delle indennità – ha detto il primo cittadino – pari al cinquanta per cento, ci è sembrata un modo per stare sempre più vicino ai cittadini in un periodo di estremo disagio sociale, consapevoli che per molte famiglie è davvero dura tirare avanti”.
Sulla vicenda interviene il consigliere di opposizione Luca Agnello che, attraverso il noto social Facebook, precisa:” Da 3 anni a dimezzarsi volontariamente del 50 % le indennità sono stati Sindaco e componenti la Giunta che non hanno contratto di dipendenti e ai quali va un mezzo plauso (servono i risultati concreti, dati alla mano, per meritarselo tutto). I componenti la Giunta che sono dipendenti pubblici o privati si sono visti dimezzare l’ indennità solo perché lo prevede la legge”.
Ed aggiunge:” Il problema è un altro e riguarda sempre il gioco delle mezze verità: far risparmiare all’ ente circa 37mila euro per propria volontà (non 45 mila) e poi farne spendere il triplo con incarichi esterni e abolire convenzioni che facevano risparmiare notevoli soldi ai cittadini significa buttare fumo negli occhi della gente che, molto spesso, non sa quello che accade in Comune”.
Il consigliere chiede pertanto che la cittadinanza venga informata “dei vantaggi economici derivati, a fronte di un risparmio per l’ Amministrazione di € 37mila (gli altri sono imposti dalla legge), dal recesso della convenzione con l’ avvocatura della Provincia, dall’ istituzione del Marchio “Primizie di Montalbano ” e dalla demolizione totale della ex Caserma della Guardia di Finanza di Punta Secca”.
E in merito al “Marchio collettivo Primizie di Montalbano”, sempre il consigliere Agnello, propone un’ assemblea aperta a tutta la cittadinanza:” Non parlo di consigli comunali aperti – precisa – perché abbiamo già problemi con quelli ordinari”.