Santa Croce Camerina, il “piano scuola” del candidato sindaco Giovanni Barone
Il mondo della scuola sarà al centro del programma elettorale di Giovanni Barone, candidato a sindaco per la città di Santa Croce Camerina.“Uno dei nostri obiettivi, nei prossimi cinque anni, è trasformare radicalmente l’istituzione scolastica, sia a livello strutturale che di contenuti”- spiega il leader della lista civica #SantaCroceRivive.
“Intervenire sulle scuole di Santa Croce – continua Barone – vuol dire partire dall’edilizia. E’ impossibile, nel 2017, veder piovere dentro il plesso Dieci Aule. Occorre una valutazione attenta di tutti gli edifici scolastici. E una progettazione oculata, che ci permetta di intercettare i fondi, sia statali che europei, per compiere lavori di manutenzione e, laddove necessario, ristrutturazione. Le difficoltà di bilancio esistono, ma le amministrazioni locali non possono ignorare il problema. Per questo anche il nostro Comune, nei limiti del possibile, si impegnerà a destinare delle risorse all’edilizia scolastica. Senza dimenticare di far fronte anche alle carenze dell’arredamento scolastico”.
Le scuole di Santa Croce devono rappresentare un’occasione di crescita, formazione e, da qualche anno a questa parte, integrazione sociale: “Dato il notevole afflusso nelle nostre classi di ragazzi stranieri, occorre dotarsi di una equipe socio psico-pedagogica con mediatori culturali e linguistici che possano aiutare questi studenti nelle fasi dell’inserimento e dell’apprendimento – sottolinea Giovanni Barone –. Noi, come Amministrazione, faremo da tramite perché i dirigenti scolastici, già molto virtuosi, supportino nel modo più ampio possibile il diritto allo studio”.
La funzione formativa non si esaurisce durante l’orario delle lezioni: “Vogliamo riportare lo sport all’interno delle scuole. Le (poche) ore di educazione fisica sono soltanto un’appendice dei programmi scolastici. Non bastano. Con la collaborazione delle società sportive, invece, permetteremo a tutti i ragazzi di fare sport e contrasteremo le devianze giovanili. Allo stesso tempo – col supporto degli enti di volontariato – incentiveremo la creazione di laboratori pomeridiani extracurriculari, in cui gli studenti siano impegnati in attività sociali e di svago”. Le scuole, inoltre, devono essere fruibili per tutti e per questo “il Comune si farà carico dell’assistenza ai disabili”.
L’anno scolastico 2016-17 ha portato con sé anche la sospensione della mensa scolastica agli alunni della scuola materna e l’introduzione dei voucher da 1,50 euro: “Il servizio della mensa va ripristinato, dato in gestione a una ditta del settore, preferibilmente locale, e reso accessibile a tutte le famiglie. Non accettiamo più delle soluzioni tampone. I bambini devono mangiare insieme e mangiare bene, tenendo conto di diete particolari o alimenti specifici. Faremo uno studio di fattibilità per verificare se ci sono le condizioni per la creazione di una mensa comunale”.