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Santa Croce Camerina, l’Associazione Sportivo Naturalistica Sea’s Life denuncia: “Quest’anno spiagge insicure”

Riceviamo e pubblichiamo

L’Associazione Sportivo Naturalistica Sea’s Life denuncia il mancato servizio, per quest’anno, nelle spiagge libere del comune di Santa Croce Camerina, di assistenza ai bagnanti.

“Ad oggi – si legge nella nota – infatti, non è stato pubblicato il bando per l’affidamento del servizio di salvataggio. Una porzione di costa così famosa e frequentata rimarrà incustodita”.

Il presidente dell’Associazione Giuseppe Stamilla tiene a precisare la gravità della situazione “considerata la presenza di zone pericolose da attenzionare maggiormente a causa di particolari correnti che, in giorni con condizioni meteo marine leggermente sfavorevoli, rendono molto pericolosa la balneazione”.

“Stiamo parlando – afferma Stamilla – della baia di Casuzze, della spiaggia connessa al porto di Punta Secca e del tratto denominato “Palmento”. Questa decisione incosciente dei nostri amministratori non è compresa né da me né dai bagnanti che affollano il litorale”.

Ed aggiunge: ”Ma com’ è possibile che nella spiaggia di Montalbano il Sindaco non attiva i bagnini? Queste sono le parole che risuonano in spiaggia soprattutto quando lo sfortunato di turno viene sottratto alla forza del mare da bagnini o esperti nuotatori che si trovano in spiaggia per fatalità o perché allarmati da qualcuno”.

L’ amministrazione afferma che non ci sono soldi per poter garantire il servizio. Ci dispiace la scusa non tiene. Quando si parla di sicurezza un amministratore ha il dovere di attivarsi ma al di là di questo l’associazione, che da tempo si occupa della sicurezza delle spiagge, aveva dato la piena disponibilità per cercare di trovare una soluzione adeguata considerate le disponibilità economiche dell’Ente. La risposta è stata la più totale indifferenza.

Riguardo le alghe, l’assessore al ramo spera in una mareggiata, e riguardo la sicurezza? Speriamo nei nostri angeli custodi? Ci affidiamo al Patrono?

Riteniamo opportuno precisare che, oltre agli obblighi morali, si sta venendo meno anche agli obblighi legali. L’articolo 17 dell’ordinanza di sicurezza balneare 29/2016 della Capitaneria di porto di Pozzallo parla chiaro: o i Comuni rivieraschi istituiscono il servizio di salvataggio, provvedono ad istallare i gavitelli limite di acque sicure e i gavitelli a 300 metri per segnare le acque interdette alla navigazione o provvedono a segnalarle con appositi cartelli che, neanche a dirlo, mancano.

La Sea’s life ha messo come sempre il proprio mezzo nautico, le proprie attrezzature e la propria esperienza a disposizione della Capitaneria di porto ma è stata bloccata da un’ amministrazione “sorda”.

Alla luce di quanto sopra esposto raccomandiamo ai bagnanti la massima attenzione e, in giornate caratterizzate da mare mosso o vento forte, consigliamo la balneazione in prossimità degli stabilimenti dotati di servizio di salvataggio. Ricordiamo inoltre che il numero BLU da contattare per le emergenze in mare è il 1530.

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