23 Novembre 2024

ITALREPORT

Quotidiano on-line

Santa Croce Camerina, pulizia spiagge. La replica del sindaco: “Proteggerò il mio territorio da insinuazioni e denigrazioni”. Riceviamo e pubblichiamo

SANTA CROCE CAMERINA – “Le spiagge del Comune di Santa Croce Camerina sono tra le più pulite e sfido chiunque a dire il contrario. Sui social network e su alcuni siti, non si capisce per quale disegno oscuro, alcuni villeggianti stanno montando una polemica ad arte per dimostrare che non è così”. Il sindaco Giovanni Barone difende l’operato della sua Amministrazione relativamente alla pulizia degli arenili e al decoro urbano lungo la fascia costiera di Santa Croce Camerina, dove dal mese di giugno, anche grazie all’ausilio di nove unità aggregate ai lavoratori della ditta Ecoseib, viene svolta tutti i giorni – compresi il sabato, la domenica e i festivi – la pulizia delle spiagge, nonostante il furto del mezzo “pulispiagge” avvenuto qualche settimana fa all’autoparco comunale.

Dopo il furto, che ha provocato all’Ente un danno di circa 70mila euro, il Comune ha noleggiato un altro mezzo con cui effettuare il servizio su tutte le borgate di riferimento (Punta Braccetto, Punta Secca, Caucana e Casuzze), senza discriminazione alcuna o “trattamento di favore”. Gli uffici garantiscono che il servizio è stato prorogato fino al 30 settembre e che la pulizia avviene con una doppia modalità: meccanizzata e manuale. Rispetto alle stagioni estive più recenti, si sono incontrate ulteriori criticità a cui dover sopperire, ad esempio la presenza di numerose canne depositate in loco dai nubifragi dello scorso gennaio. E che comunque – laddove non riesce ad arrivare il trattore, specie nelle insenature più profonde – viene organizzato periodicamente un servizio di pulizia manuale. Su tutta la fascia costiera, inoltre, proseguono la “differenziata” presso le attività commerciali e il ritiro dei rifiuti ingombranti.
Un altro elemento emerso in questi giorni dai dibattiti sui social è la presenza di alghe in putrefazione nell’insenatura che collega Punta Secca a Caucana: “In quel caso specifico non possiamo intervenire – dichiara il sindaco Barone -. Si tratta di una porzione di spiaggia residuale e le alghe, come prescrivono le norme ambientali in zona demaniale, devono per forza rimanere là. La Posidonia non va gettata, gli esperti raccomandano di lasciarla dove il mare la deposita. Se diventa indispensabile rimuovere i cumuli, bisogna limitarsi a spostarli con grande accortezza nel rispetto della normativa, ma soprattutto nel rispetto dell’ambiente e in tale direzione ci muoviamo”.
Riguardo alle polemiche nate sul web in questi giorni, il sindaco respinge “le lamentele plateali e offensive dai toni da campagna elettorale ‘raffazzonata’. Si tratta – spiega Barone – di azioni e commenti che tendono a delegittimare, in modo ingiustificato e ingiustificabile, l’operato delle istituzioni e degli operai e che rischiano di arrecare un danno economico agli operatori commerciali del posto. L’immagine del nostro territorio va tutelata, in tutti i modi, da insinuazioni e denigrazioni. Le nostre spiagge sono pulite e curate: i fatti che lo dimostrano sono verificabili e sotto gli occhi di tutti”.

Il sindaco Giovanni Barone

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