Scicli. Startscicli propone regolamento su baratto amministrativo
Scicli, 28 ottobre 2015 – Riceviamo e pubblichiamo una nosta stampa a firma di Startscicli: Il baratto amministrativo rappresenta, di sicuro, una delle novità più “curiose” del cosiddetto decreto Sblocca Italia. La norma prevede che i Comuni possono definire, con apposita delibera, i criteri e le condizioni per definire le riduzioni o le esenzioni di tributi a fronte di interventi per la riqualificazione del territorio, da parte di cittadini singoli o associati, che hanno dei debiti pregressi nei confronti dell’Ufficio Tributi.
Una misura destinata ai cittadini che Startscicli ritiene possa essere utile e interessante anche da un punto di vista sociale: chi, infatti, ha avuto difficoltà economiche a pagare i tributi locali potrebbe, grazie al baratto amministrativo, saldare i suoi debiti – o parte di essi – con l’Ufficio Tributi. Come? Sistemando, ad esempio, le aree verdi della città o effettuando la manodopera in piazze e strade, secondo una formula di scambio virtuosa e utile all’intera collettività.
Nello specifico gli interventi possono riguardare: la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e, in genere, la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano.
Diversi Comuni in Italia hanno già recepito la norma; Startscicli, considerata la grave condizione economica di molti contribuenti sciclitani e le difficoltà dell’Amministrazione nel recupero fiscale delle imposte, auspica l’applicazione concreta del baratto amministrativo anche nel nostro Comune. A tal proposito, Startscicli ha già provveduto a proporre all’Amministrazione Comunale una bozza di regolamento del baratto amministrativo, protocollando copia presso gli Uffici preposti nell’auspicio che la norma potrà in futuro essere recepita e il baratto amministrativo possa diventare un efficace strumento di collaborazione tra cittadino e Comune.