Sciopero della fame di Angelo Giacchi e Mariano Ferro per avere risposte dalla classe politica sul dramma delle case all’asta
Il Prefetto di Ragusa convoca un incontro. Giacchi, cardiopatico, ha già avuto bisogno di flebo
RAGUSA – Angelo Giacchi da lunedì mattina ha iniziato lo sciopero della fame di fronte al Tribunale di Ragusa. Vittoriese, ex assessore, è un imprenditore che ha vissuto la drammatica esperienza di vedere persa la sua azienda perché svenduta all’asta. Da ieri sera anche Mariano Ferro inizierà lo sciopero della fame insieme a lui. “Vogliamo essere ascoltati. Troppe volte abbiamo chiesto incontri che ci sono solo stati promessi senza nessun seguito“, sancisce Mariano Ferro, leader dei Forconi. “Questa volta la protesta è seria e determinata“. Il Prefetto di Ragusa, Maria Carmela Librizzi ha già convocato il gruppo dei Forconi, il leader Mariano Ferro e Angelo Giacchi per cercare una mediazione. Ma Mariano Ferro assicura che non si accontenterà di vane promesse. “Troppo spesso in passato abbiamo avuto rassicurazioni da politici imbecilli che hanno dato rassicurazioni senza concretezza e fatto promesse mai mantenute“.
Angelo Giacchi è molto determinato nella sua protesta contro case e aziende svendute all’asta e per il dramma che tanti come lui stanno vivendo.
L’uomo che è cardiopatico e digiuna da lunedì mattina, anche a causa del caldo torrido, ha già avuto bisogno di flebo. “Vogliamo aggiungere la tragedia al dramma? E’ necessario che quest’uomo rischi la sua vita per essere ascoltato?“, sancisce Mariano Ferro. “Le vane promesse e inutili parole dei ministri Delrio, Boschi e Alfano hanno offeso la gente vera e concreta da cui loro sono distanti anni luce. La gente che lavora e fatica per quello che ha e ha ottenuto. Vedere le proprie case e aziende svendute all’asta è un’umiliazione ai diritti umani ancora prima che un grave danno economico, in molti casi irrimediabile. Famiglie con figli piccoli sfrattati dalle loro uniche case. Ma dove andranno? Di cosa vivranno? Qualcuno se ne deve interessare. Questo massacro deve finire“.
Il prefetto Librizzi li ha incontrati ieri pomeriggio in Prefettura a Ragusa per chiedere innanzitutto ad Angelo Giacchi di sospendere lo sciopero della fame date anche le sue condizioni di salute. Inoltre il Prefetto Librizzi ha rassicurato che si farà portavoce per l’incontro con il Ministro Orlando.
“Oltre a questo abbiamo intenzione da questa sera stessa di interessare un fronte comune con le prefetture di Siracusa e Catania, accumunate a Ragusa per storia e difficoltà“. I Forconi hanno anche in programma di redigere una richiesta di modifica della Legge che prevede il pignoramento da parte delle banche degli immobili dopo 18 rate non pagate.
“Una norma che va in netto contrasto con la legge del 2012 definita Legge Centaro che consente, invece, un accordo creditizio tra le parti“, spiega Mariano Ferro che annuncia che la lotta continua ora ancora più accesa ma si sposterà anche su un concreto piano operativo con proposte tecniche di modifiche alle norme assurde che privano la gente delle proprie case e aziende.
FOTO BY FRANCO ASSENZA