Scoglitti. 19/04/2020
Le polemiche di questi giorni che si sono scatenate sui Social, e in varie occasioni riprese dai Media, per una sola delle 7 foto che ho ricevuto e pubblicato, anche nella mia qualità di giornalista sulla pagina Facebook, meritano un ultimo chiarimento, per fugare ogni dubbio sulla vicenda.
Le persone che sostavano davanti all’ingresso del mercato ittico, (tutte con i volti oscurati per rispetto della privacy) almeno 40, erano, a parte 5 o 6, senza alcuna protezione e a meno della distanza prevista di un metro, l’una dall’altra.
La mia decisione di pubblicare quella foto, che come riferito, è una sola rispetto alle 7 che mi hanno inviato e che conservo gelosamente, è stata assunta dopo avere appreso, e immediatamente verificato, da fonte attendibile, come sono solito fare, che qualcuno aveva inviato alcune foto, anche a chi è preposto all’ordine pubblico e alla sicurezza dei cittadini. Ho temuto pertanto, che la categoria dei pescatori, fortemente danneggiata come altre, in questo momento di Covid 19, potesse subire ulteriori danni, da un eventuale provvedimento sollecitato, così come si evince da numerosi commenti, che avesse creato problemi ai pescatori, unici incolpevoli di comportamenti inqualificabili tenuti da alcune persone.
Per fortuna ciò non è accaduto, perché, piaccia o no, che si reputi giusto o meno giusto, che sia gradito o no, che si sussurri che con alcuni ci siano stati incontrati e ad altri siano stati impediti, la Commissione, sin dal suo insediamento negli uffici comunali, per scelta giusta o sbagliata, non ha mai voluto confrontarsi, con quanti, certamente in buona fede, avessero voluto dettare suggerimenti o consigli, sulla gestione del Comune commissariato.
Anche in questo caso, è stata percorsa questa strada; l’atto deliberativo di riapertura giusta e sacrosanta, del mercato ittico di Scoglitti, è stato assunto ed emesso, dopo che, Commissari e Dirigenti, certamente, si sono ampiamente consultati e confrontati.
Adesso, chiunque volesse accusare questo o quello, chiunque volesse speculare, su eventuali meriti o demeriti, opportunità e convenienza per quanto stabilito dalla Commissione, abbia la consapevolezza, che spreca solo il suo tempo.
Per quanto mi riguarda, considerata la circostanza che sono stato io ad “accendere la miccia”, e di ciò non sono pentito, perché i lavoratori del mare devono avere riconosciuto il diritto di vivere, mentre chi assume comportamenti illegittimi e in palese violazione del DPCM mettendo in serio pericolo, la sicurezza individuale e degli altri, deve essere sanzionato, senza se e senza ma, da chi è preposto a farlo, comunico che, con questo ho chiuso definitivamente l’argomento, su cui non penso siano necessarie ulteriori precisazioni, e auguro a tutti coloro i quali lavorano in proprio, pescatori, agricoltori, ristoratori, titolari di bar e quant’altro, di potere riprendere molto presto le loro attività e di potere recuperare il tempo perso che purtroppo, nessuno potrà risarcire.
G.D.G.

Di Giovanni Di Gennaro

Nato a Vittoria il 14 giugno 1952; completati gli studi superiori presso l'Istituto Magistrale di Vittoria, negli anni 70, anni in cui erano in servizio, docenti quali: Bufalino, Arena, Frasca, Traina e tanti altri nomi di prestigio, si iscrive a Roma presso la Facoltà di Psicologia. Non completa gli studi universitari e non consegue il diploma di laurea, in quanto nel 1973, viene assunto presso la ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. Da sempre si considera più sindacalista che bancario, infatti, già nel 1975, diventa dirigente sindacale. Allo stato attuale, è Segretario Provinciale della FABI, il Sindacato più rappresentativo di categoria, e, inoltre, è componente del Dipartimento Comunicazione e Immagine del Sindacato, che pubblica un mensile: La Voce dei bancari. (150.000 copie al mese). Nel 1978, inizia a collaborare con il Giornale di Sicilia, per cui lavora fino al 1994. Si iscrive all'Ordine dei Giornalisti nel gennaio del 1981. Per oltre 20 anni, collabora con Radio-Video-Mediterraneo e con altre emittenti locali, regionali e nazionali. Dal 1996 ad oggi, collabora con La Sicilia. Dal 1997 al 2004 è corrispondente Ansa da Vittoria , Ragusa e provincia.  Direttore Responsabile di periodici, ultimo in ordine di tempo: Il Mantello di Martino, molti lo considerano "specialista" di cronaca nera.  Sempre attento alle vicende politiche, economiche, giudiziarie, riesce ad essere un attento osservatore e un apprezzato cronista.

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