Si presenta a Ragusa e Vittoria il libro di Luca Marchi “Miopia, percezione e personalità”
Si presenta a Ragusa e Vittoria il libro di Luca Marchi “Miopia, percezione e personalità”: un testo di letteratura scientifica sulle cause della miopia, legata ai mutati stili di vita e sulla correlazione tra status fisico e sviluppo della personalità
Ragusa e Vittoria, 14 ottobre 2015 – Sarà presentato nel fine settimana, a Ragusa ed a Vittoria, il libro di Luca Marchi “Miopia, percezione e personalità” (edizioni “Medical Books”). La presentazione avrà luogo a Ragusa sabato 17 ottobre, alle 18.30 presso la libreria Ubik e domenica 18 ottobre, alle 18, a Vittoria, nella sala del Chiostro delle Grazie, nei pressi di piazza del Popolo. A presentare il libro sarà Luigi Lupelli, ottico optometrista, docente del Corso di Laurea in Ottica e Optometria dell’Università di “Roma Tre”.
Luca Marchi è il primo ottico del sud Italia ad entrare nel panorama dell’editoria nel campo ottico. Il suo testo è dedicato ad un tema di grande attualità nel campo dell’oculistica e dell’ottica: la miopia. L’autore analizza dapprima le cause dell’aumento esponenziale del fenomeno. “I miopi sono in aumento – spiega – in tutto il mondo occidentalizzato. E’ probabile che ciò accada per l’uso-abuso della visione da vicino nell’epoca moderna”. Tablet e smartphone, ma anche play station e ore di visione della televisione, sono tra le cause di questo fenomeno, direttamente collegato al mutamento degli stili di vita dell’uomo occidentale, che trascorre sempre meno ore all’aperto e sempre più tempo a contatto con gli strumenti multimediali.
Ma il libro ha una sua originalità e, insieme, unicità. Si tratta di un testo di letteratura scientifica che coniuga insieme l’analisi di uno status fisico (la miopia), la capacità descrittiva, la narrazione leggera ed avvincente. Marchi, infatti, collega l’analisi di un difetto visivo allo studio della personalità, analizzando i diversi elementi di correlazione e di interdipendenza.
Il libro propone un linguaggio nuovo” è il linguaggio “nuovo”, uno stile innovativo per la letteratura tecnica, fruibile non solo dagli addetti ai lavori, ma anche dal grande pubblico. “L’autore – spiega Luigi Lupelli – rende possibile l’ostico compito di porre insieme, in un unicum coerente, la miopia, la percezione e la personalità. La lettura del testo conferma questa gradevole impressione: ogni aspetto è trattato con semplicità e leggerezza, con uno stile più proprio al narratore che al saggista. L’ideale fruitore di questo testo è il vasto pubblico dei miopi, piuttosto che gli ottici o gli optometristi o gli oftalmologi che i miopi li vedono dall’altra parte della scrivania. La miopia è trattata più come esperienza di vita che come semplice e distaccato difetto di vista”.
Luca Marchi pubblica, per la “Medical Books” il suo secondo libro. Il suo primo lavoro “Gli italiani di Libia, da colonizzatori a profughi”, viene dato alle stampe nel 2009, dalla casa editrice “Kappa Vu”. In precedenza, l’autore aveva steso la sceneggiatura di tre cortometraggi: “La sirena”, “Il cieco” (rivisitazione dell’ Ulisse di James Joyce) e “Hank”. Attualmente Luca Marchi sta seguendo degli studi sull’osservazione e la interpretazione dei segni sull’iride.