Sicilia. Crocetta: “Depuratori, quanta disinformazione”
Palermo, 8 feb. “C’è chi si continua ad accanire nel voler attribuire alla Regione la responsabilità relativa alla mancata attuazione di un miliardo di investimenti nei depuratori. E lo fa senza alcuna documentazione nè conoscenza dei fatti“. Lo dice il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta.
“Nell’accordo tra Regione e Stato stipulato tra ministero dell’Economia, dell’Ambiente e assessorato regionale all’Ambiente e Acqua e rifiuti, è scritto chiaramente che le somme sono assegnate ai comuni e che i finanziamenti relativi vengono erogati a questi ultimi sulla base della presentazione di progetti esecutivi. Soggetti attuatori sono dunque i comuni su cui insiste il depuratore, in alcuni casi cittadino in altri consortile. In tal caso il comune capofila è quello su cui insiste l’opera. Il dipartimento acqua e rifiuti, ha sollecitato molti comuni e in alcuni casi ha avviato interventi sostitutivi per le opere. Alla Regione, dunque, l’unica competenza che ha dato lo Stato su questa materia, è il trasferimento delle risorse. Ora, tentare lo scarica barile e dire che la Regione è stata commissariata, – aggiunge il presidente – vuol dire negare un’evidenza contraddetta dalla documentazione in nostro possesso. Anche gli Ato non c’entrano nulla perché, nel caso dei depuratori, non sono stati individuati tali enti come soggetti attuatori. Ribadiamo che questi sono i comuni. Non vogliamo assolutamente effettuare alcuna critica nei confronti dei comuni, però sinceramente ci siamo stancati di vedere ogni volta ribaltare la verità. La Regione non aveva la possibilità di intervenire su quei progetti se non per ragioni straordinarie, quindi saluto come positivo il commissariamento che sostituisce con un commissario dello Stato, i comuni interessati all’attuazione tali progetti. Ma, sia chiaro, non c’è un commissario che interviene sull’assessorato Acqua e rifiuti o che viene per sostituirlo, nè tale fatto interferisce con il dipartimento regionale. Il commissario dovrà sostituirsi ai comuni interessati che non hanno ancora approvato i progetti esecutivi per l’impegno delle somme. I comuni quindi dovrebbero ringraziare lo Stato, che toglie loro le castagne dal fuoco e – conclude Crocetta – soprattutto evitare di fare inutili polemiche laddove, per ragioni varie, alcune anche oggettive, non si sia provveduto a portare avanti il progetto dei depuratori“.