Vittoria. 11 gennaio 2020
Un episodio gravissimo quello che si è verificato la notte scorsa nei pressi della centralissima piazza del Popolo, cuore pulsante di Vittoria. Una persona armata di pistola, ha sparato contro due persone, ma molto più verosimilmente, contro una, coinvolgendo in maniera casuale l’altra. L’uomo che ha sparato, ha precedenti di vario genere, i due feriti, un ragazzo e una ragazza, sono incensurati.
Chi scrive conosce i nomi dei tre, ma avendo appreso la notizia da fonti non ufficiali, ma assolutamente attendibili in quanto hanno visto occasionalmente cosa è accaduto, preferisce non rendere note le generalità delle persone a vario titolo coinvolte.
Facciamo il punto della situazione. All’interno di uno dei tanti locali della Movida vittoriese, dove fino alle prime luci dell’alba si attardano gli amanti della notte e della vita che intorno ad essa ruota, si trovavano un gruppo di giovani che continuavano a chiacchierare. Tra questi, il giovane con precedenti penali, e gli altri due, un fotografo lui, e una impiegata lei, tutti nello stesso locale, ma indipendentemente ognuno dagli altri.
Ad un certo punto della notte, erano quasi le 4 del mattino, il giovane con precedenti avrebbe chiesto al fotografo, di scattargli una foto, ma il fotografo si sarebbe rifiutato, anche perchè non si trovava lì per lavoro. A quel punto sono iniziate le insistenze e i toni, probabilmente a causa anche di qualche bicchiere di bevanda alcolica in più, sono diventati piuttosto alterati.
In pochi secondi, è accaduto l’imponderabile, i due giovani, l’uomo e la donna, sarebbero usciti dal locale, l’altro li avrebbe seguiti, raggiunti e subito dopo avrebbe sparato. Il condizionale è d’obbligo, perchè come riferito, gli investigatori non hanno ancora rilasciato alcuna dichiarazione.
Per fortuna il colpo, sembrerebbe uno solo, ha sfiorato i due che sono stati trasportati in ospedale, medicati e dimessi. Quella che poteva essere una tragedia, si è, per fortuna conclusa nel migliore dei modi. Ma resta il fatto, che la città continua a vivere momenti di tensione, paura e insicurezza. Una città rappresentata come un covo di omertosi, ma che così non è, se è vero com’è vero, che proprio mentre in piazza si sparava, un cittadino che passava da lì in auto, per recarsi al lavoro, ha immediatamente avvertito la polizia che tempestivamente è arrivata sul posto. A tal proposito, ci corre l’obbligo di ringraziare il prezioso lavoro svolto dalle forze dell’ordine, che, nonostante i turni massacranti, il personale insufficiente e una mole di lavoro enorme, continuano ad operare con grande zelo, professionalità, amor proprio e impegno.
Molte le note giunte in redazione per stigmatizzare l’accaduto, tra queste, quella di Alfredo Vinciguerra, in rappresentanza di Fratelli D’Italia, che sollecita l’intervento dello Stato, .
Francesco Aiello, ex sindaco, in nome e per conto di Azione Democratica, giudica la situazione gravissima, dichiarando che la piazza, .
Peppe Nicastro del PD, rivolge un plauso alle forze dell’ordine, e nel contempo le invita a non abbassare la guardia, per evitare che la città possa subire ancora ingiustizie e atti criminali.
Di certo, fino ad ora c’è un’unica verità: Vittoria ha bisogno urgentemente di ripartire; e un unico elemento che accomuna tutti, la città deve tornare ad essere fruibile dai cittadini, non vuole guerre tra bande criminali, non vuole stragi stradali, non vuole angherie, arroganza e inciviltà, ma vuole tornare ad essere la Vittoria di un tempo, quello in cui, era additata come l’emblema della produzione vinicola ed ortofrutticola, e “sfornava” figli illustri, quali Alessandrello, Di Modica, Marin, Cafiso e tanti altri ancora.
Auspichiamo quindi una svolta radicale che possa consentire il realizzarsi del sogno dei vittoriesi.

Di Giovanni Di Gennaro

Nato a Vittoria il 14 giugno 1952; completati gli studi superiori presso l'Istituto Magistrale di Vittoria, negli anni 70, anni in cui erano in servizio, docenti quali: Bufalino, Arena, Frasca, Traina e tanti altri nomi di prestigio, si iscrive a Roma presso la Facoltà di Psicologia. Non completa gli studi universitari e non consegue il diploma di laurea, in quanto nel 1973, viene assunto presso la ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. Da sempre si considera più sindacalista che bancario, infatti, già nel 1975, diventa dirigente sindacale. Allo stato attuale, è Segretario Provinciale della FABI, il Sindacato più rappresentativo di categoria, e, inoltre, è componente del Dipartimento Comunicazione e Immagine del Sindacato, che pubblica un mensile: La Voce dei bancari. (150.000 copie al mese). Nel 1978, inizia a collaborare con il Giornale di Sicilia, per cui lavora fino al 1994. Si iscrive all'Ordine dei Giornalisti nel gennaio del 1981. Per oltre 20 anni, collabora con Radio-Video-Mediterraneo e con altre emittenti locali, regionali e nazionali. Dal 1996 ad oggi, collabora con La Sicilia. Dal 1997 al 2004 è corrispondente Ansa da Vittoria , Ragusa e provincia.  Direttore Responsabile di periodici, ultimo in ordine di tempo: Il Mantello di Martino, molti lo considerano "specialista" di cronaca nera.  Sempre attento alle vicende politiche, economiche, giudiziarie, riesce ad essere un attento osservatore e un apprezzato cronista.

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