23 Novembre 2024

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Strade private usufruite in modo pubblico, i residenti di contrada Nave a Marina di Ragusa ricevuti dal sindaco Piccitto

Calabrese e i residenti di contrada Nave a palazzo di Città

I RESIDENTI DI CONTRADA NAVE A MARINA DI RAGUSA RICEVUTI DAL SINDACO PICCITTO. IL PORTAVOCE CALABRESE: “LA QUESTIONE DELLE STRADE PRIVATE USUFRUITE IN MODO PUBBLICO RESTA IRRISOLTA. IL COMUNE NON VUOL SAPERNE DI INCLUDERLE TRA QUELLE DEMANIALI E ANZI HA INVITATO I RESIDENTI A FARE RICORSO AL TAR”

MARINA DI RAGUSA (Frazione di RAGUSA) – Risolvere l’annosa questione delle strade private usufruite in modo pubblico senza che, però, il Comune voglia saperne di includerle tra quelle demaniali. Mercoledì scorso, la questione è stata al centro dell’incontro tra Peppe Calabrese, in qualità di portavoce dei residenti di contrada Nave a Marina di Ragusa, e il sindaco Federico Piccitto, accompagnato da un dirigente tecnico dell’ente di palazzo di Città. Alla riunione era presente una delegazione di residenti della zona e gli avvocati che seguono la questione. Ancora una volta sindaco e dirigente hanno rigettato le richieste fondate avanzate dai cittadini ovvero l’acquisizione delle strade da parte dell’ente pubblico. In più, hanno invitato i cittadini a fare ricorso al Tar a loro spese per togliersi ogni responsabilità sulla questione. “Secondo me – dice Calabrese – si tratta di un modo egoistico di arrivare ad una soluzione. E tutto ciò mette in evidenza i limiti operativi di un sindaco che non sente le necessità della collettività, che resta distante dalla gente e che, di contro, tenta di arrivare a soluzioni tampone che lo liberino da ogni responsabilità di scelta. Nei prossimi giorni proveremo a spingere su una convenzione tra privati e Comune che faccia assumere all’ente pubblico la maggior parte degli oneri. Di sicuro l’Amministrazione comunale e l’ufficio tecnico intendono fare in modo che eventuali responsabilità penali ricadano sui proprietari degli immobili, continuando a considerare private quelle strade che da anni sono percorse liberamente da tutti e che da decenni usufruiscono di toponomastica posizionata lì dallo stesso Comune. Non escludiamo, ad ogni modo, un eventuale ricorso al Tar. Nei prossimi giorni ci riuniremo con gli oltre 250 proprietari e tutti insieme decideremo sul da farsi. Resta il rammarico, ancora una volta, di aver trovato un primo cittadino poco disponibile all’ascolto, non idoneo a svolgere un ruolo pubblico di un certo livello. Colui che è chiamato a ricoprirlo deve dimostrare apertura, flessibilità, la capacità di sapere formulare proposte e ricercare le soluzioni. Contrada Nave ha di fatto inquadrato l’atteggiamento del primo cittadino e non dimenticherà di sicuro di riservargli un pari trattamento al momento opportuno, quando, cioè, ci saranno le elezioni amministrative”.

Peppe Calabrese e i residenti di contrada Nave a palazzo di Città
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