TRAPANI – «Il “terremoto” giudiziario che investe la città di Trapani ripropone un serio e preoccupante problema che va al di là della specifica vicenda. Lungi da me, per cultura e formazione politica, l’idea di sindacare nel merito i provvedimenti dell’Autorità giudiziaria; mi pongo, quindi, esclusivamente sul piano del metodo la seguente domanda: procedere a carico di candidati il giorno dopo la formale presentazione delle liste – e quindi nel massimo della loro esposizione mediatica – non contribuisce in maniera inesorabile a delegittimare le Istituzioni? Non si può ottenere lo stesso risultato di tutela della legalità senza creare smarrimento e turbamento nel corpo elettorale, chiamato a scegliere i propri rappresentanti? Peraltro, sono certo che la magistratura ha tutto l’interesse ad accreditare un sereno e non conflittuale rapporto tra i poteri dello Stato, nella loro inviolabile autonomia. E la politica, dal canto suo, deve al proprio interno finalmente assumersi le responsabilità che le competono, senza aspettare rassegnata che sia la magistratura a svolgere una funzione di supplenza.» Lo ha dichiarato Nello Musumeci, leader dell’opposizione all’Ars.
«A Trapani vanno assicurate elezioni democratiche, con tutte le forze politiche nella pari condizione di affrontare il confronto davanti al giudizio degli elettori. Per questa ragione chiedo al Presidente della Regione di adottare un provvedimento urgente, con le eventuali e necessarie deliberazioni dell’Ars, per consentire di celebrare le elezioni amministrative in un clima sereno. Peraltro, assieme ai due candidati sindaci interessati, sono presenti dieci liste di candidati al consiglio comunale che rischiano di vedersi espropriati del diritto di rappresentare i propri elettori».