Trasporti. Da quattro mesi nessun autobus collega Santa Caterina ad Enna
Il deputato del M5S Giancarlo Cancelleri interroga l’assessore alle Infrastrutture: “Universitari costretti a spostarsi con mezzi propri, studenti delle superiori accompagnati ogni giorno dai genitori nelle rispettive scuole. L’entroterra siciliano è stato abbandonato”
Palermo, 22 ottobre 2015 – Sono già trascorsi quattro mesi dalla sospensione del servizio di linea S. Caterina Villarmosa – Villarosa – Enna. A seguito dell’interruzione della SS 121 che interrompe i collegamenti tra i due comuni di Santa Caterina e Villarosa, la società Sais Autolinee che inizialmente aveva continuato a garantire il servizio con percorso e mezzo alternativo, arriva allo stop definitivo nel mese di giugno. Da allora lo Stop, e per i cittadini di Santa Caterina inizia il calvario. Universitari costretti a spostarsi con mezzi propri, studenti delle superiori accompagnati ogni giorno dai genitori nelle rispettive scuole. Intervengono così i deputati del Movimento 5 Stelle all’Ars. E’ il Cinquestelle Giancarlo Cancelleri che interroga direttamente il governo regionale.
“Secondo la normativa vigente – afferma Cancelleri – i servizi di trasporto affidati alla Sais Autolinee Spa sono da considerarsi ad ogni effetto servizi pubblici e comunque attività di pubblico interesse e, pertanto, per nessuna ragione possono essere sospesi o abbandonati”. Interviene anche la deputata alla Camera Azzurra Cancelleri: “sono stati calpestati i principi di uguaglianza e libera circolazione sul territorio regionale e la lesione del diritto allo studio”.
I cittadini di S. Caterina di Villarmosa hanno anche cercato invano di usufruire, in alternativa, del servizio ferroviario in partenza dalla stazione di Caltanissetta Xirbi per Enna, ma non ci sono mezzi di trasporto pubblico su gomma che collegano il paese alla città di Caltanissetta nella fascia oraria mattutina delle 5:30 – 6:30, ne mezzi che collegano la stazione di Enna a Enna centro. “L’entroterra siciliano è stato abbandonato, – concludono i due deputati M5S alla Camera e all’Ars – a soffrire particolarmente sono le zone dell’ennese e del nisseno. Anche i servizi essenziali e indispensabili vengono meno dietro il tacito consenso di questo governo regionale sempre più inefficiente”.