Riceviamo e pubblichiamo. Lettera inoltrata al prefetto e al sindaco di Gela da parte del sindacato nazionale ISA.
“l’A.I.A.S. Sezione di Gela ha comunicato l’ interruzione del servizio di trasporto a decorrere dal 02/05/2021 che inevitabilmente comporterà la riduzione dei lavoratori addetti riservandosi, successivamente, di comunicarne tempi, modalità e personale interessato alla riduzione. In un momento così delicato a causa dell’ emergenza da COVID-19, ragion per cui parecchi lavoratori del nostro territorio stanno già usufruendo di ammortizzatori sociali a causa della sospensione del proprio rapporto di lavoro, sembra del tutto surreale che ulteriori posti di lavoro vengano messi a rischio e, per la fattispecie di cui si parla, di quelli che sono addetti al servizio di trasporto organizzato dall’ A.l.A.S. di Gela, che apprendiamo a mezzo stampa, tìno ad oggi ha garantito il servizio a circa 80 utenti giornalmente con oneri interamente a proprio carico. Il servizio di che trattasi oltre che obbligatorio, essendo stato istituito dalla L.R, 68/81 e regolamentato dalle successive LL.RR. 16/86 e 33/91, rientra altresì tra quelli che garantiscono 1’ attuazione dei diritti costituzionalmente garantiti (quale è quello della Salute tutelato dall’ art. 2 della costituzione) pertanto rientra tra i cosiddetti diritti essenziali ai sensi e per gli effetti della L. 146/90 che i Comuni sono obbligati a garantire con le modalità previste dalla normativa vigente. Fatta questa breve e doverosa premessa, ritenendo che il servizio di trasporto dei soggetti disabili che frequentano il centro di riabilitazione A.I.A.S. non può essere negato agli aventi diritto, con la presente si chiede alla S,V.
(Carmelo Cassia, segretario nazionale ISA).