Tremila visitatori alla prima rappresentazione del presepe vivente di Giarratana
Giarratana, 27 dicembre 2014 – Quasi duecento figuranti. Una cura maniacale per i dettagli. Una ricostruzione storica perfetta sotto tutti i punti di vista. Un sito paesaggisticamente affascinante che, non a caso, viene definito “museo a cielo aperto”. E’ una cornice suggestiva quella che fa da sfondo alla rappresentazione del presepe vivente di Giarratana che è andato in scena ieri sera per la prima volta. Un esordio convincente, premiato da un grande afflusso di pubblico, oltre tremila le presenze che hanno sciamato tra le vie dell’antico quartiere del Cuozzu. Il presepe vivente sarà replicato domenica 28 dicembre, giovedì 1 gennaio, domenica 4 gennaio e martedì 6 gennaio. Il raduno in piazza Municipio, a partire dalle 18, dove, anche quest’anno, si è registrata la gradita sorpresa, per i buongustai e non solo, di potere degustare prodotti tipici del territorio. Notevole l’afflusso di gente che, calate le ombre della sera, si è riversata in massa nello spazio antistante il palazzo di Città. E poi, dopo essersi rifocillati, i visitatori si sono avventurati nella parte alta del centro montano, l’antico quartiere di Giarratana, per vivere da vicino un’esperienza irripetibile, tuffandosi nel passato. Con le fiaccole a delimitare il percorso, il “Cuozzu”, grazie alle antiche casette disseminate ovunque, si è rivelato un vero e proprio scrigno di sorprese per chi ha cercato di scoprire che cosa significava, un tempo, fare parte integrante di una comunità. E così la ricostruzione degli antichi mestieri è stata curata sotto tutti i punti di vista. E’ stato possibile ammirare il fabbro, il falegname, il contadino, ma anche chi prepara la pasta, chi seleziona il grano e chi realizza i cesti con le liane. Ma anche i venditori di frutta e chi ha deciso di dedicare una parte della propria giornata al ferro da stiro e al cucito. Tra le novità di quest’anno la creazione di una classe scolastica del tempo che fu e uno studio medico ovviamente degli anni Quaranta-Cinquanta. Una ricostruzione attenta, sapientemente dosata, la cui qualità è notevolmente migliorata rispetto agli ultimi due anni, da quando cioè l’associazione culturale “Gli Amici ro Cuozzu” si occupa di allestire il presepe, in grado di suscitare l’attenzione dei numerosi visitatori. Che raggiunge il massimo livello sulla sommità del “Cuozzu” dove, nei ruderi dell’antico castello, è stata ricavata la grotta della Natività. Qui, con i pastori e perfino la rievocazione di un gruppo ebraico a fare da cornice, è il silenzio a dominare. Il silenzio carico di gioia che annuncia l’arrivo del divin Bambino. “Con oltre tremila presenze registrate solo nel corso della prima serata – afferma il presidente dell’associazione Giuseppe Giaquinta – possiamo senz’altro affermare che ieri sera è stata una serata record. Con l’auspicio di incrementare ulteriormente queste cifre già nel corso della seconda giornata prevista per domenica. Come sempre, la nostra cittadina si è mobilitata nella sua interezza e tutto ciò ha rappresentato un valore aggiunto per la piena riuscita di questa prima rappresentazione. A questo punto non possiamo fare altro se non migliorare e accogliere, ulteriormente, chi è incuriosito dal nostro presepe vivente e intende venire a visitarlo. Un ringraziamento all’Amministrazione comunale con in testa il sindaco Bartolo Giaquinta per il convinto sostegno che come sempre ci fornisce”. Per informazioni è possibile consultare i siti internet www.presepegiarratana.it oppure www.gliamicirocuozzu.it