Ue, Renzi: “È finito il tempo delle lettere segrete”
“Stiamo discutendo di uno o due miliardi di differenza, possiamo metterli anche domattina. Su una manovra da 36 miliardi, su un bilancio da 800 miliardi, per un Paese che ogni anno dà 20 miliardi all’Europa, corrispondono davvero a un piccolissimo sforzo.
Poi quello che forse è in discussione, e sarà interessante approfondirlo, è chi decide cosa, come, quali sono le valutazioni politiche sulle circostanze eccezionali di cui parlano trattati e regolamenti“, ha spiegato Renzi arrivando al vertice Ue a Bruxelles.
“È finito il tempo delle lettere segrete” ha continuato il premier rispondendo al presidente della Commissione Barroso che si era detto contrario alla pubblicazione da parte italiana della lettera inviata dalla Ue sulla manovra. “È il momento della trasparenza e della chiarezza“, ha aggiunto Renzi.
“Pubblicheremo non solo la lettera” inviata dall’Ue, “ma tutti i dati economici di quanto si spende in questi palazzi, sara’ molto divertente” ha detto il premier Matteo Renzi, entrando al Justus Lipsus, sede del vertice europeo.
“Con l’Italia l’open data sarà totale – ha assicurato Renzi – vogliamo che sia chiaro tutto ciò che viene da Bruxelles, che ci sia una chiarezza più ampia“. Secondo il premier, infatti, questo è “l’unico modo per aiutare i cittadini a capire” ed e’ “soltanto l’inizio: Chiederemo che ogni dato sensibile della Commissione sia pubblicato“.