Un successo la rappresentazione di domenica scorsa al Piccolo della Badia di Ragusa dagli “Amici del teatro” di Vittoria
IL CLASSICO “MISERIA E NOBILTA’” FA ANCORA CENTRO. UN SUCCESSO L’INTERPRETAZIONE DEGLI “AMICI DEL TEATRO” DI VITTORIA PORTATA IN SCENA DOMENICA SCORSA AL PICCOLO DELLA BADIA NEL CONTESTO DELLA RASSEGNA “RAGUSA RIDE”
RAGUSA – Divertimento e spensieratezza allo stato puro. Sono le peculiarità che, domenica scorsa, gli “Amici del teatro” di Vittoria sono riusciti a portare sul palco del Piccolo della Badia nel contesto della rassegna “Ragusa ride” giunta al terzo appuntamento. L’iniziativa promossa dall’associazione culturale Palco Uno, con la direzione artistica di Maurizio Nicastro, continua a fare registrare il tutto esaurito, a dimostrazione dell’attenzione che, ormai da tempo, il pubblico rivolge alle scelte di Nicastro inserite, tra l’altro, in una cornice splendida come appunto quella della Badia di corso Italia. Gli “Amici del Teatro”, guidati dal regista Vito Pinizzotto, sono riusciti ad interpretare nella maniera migliore il classico di Eduardo Scarpetta nella sceneggiatura studiata da Mario Mattoli per il film del 1954 che rese il testo celebre a livello internazionale (d’altronde gli interpreti erano attori come Totò, Sophia Loren e Carlo Croccolo). Nota la trama. Un giorno il marchesino Eugenio bussa alla porta dello squattrinato divorziato Felice Sciosciammocca per chiedere un favore; egli è innamorato della bella Gemma, di professione ballerina, ma la sua famiglia si oppone all’unione, poiché la ragazza non è una nobile. Il padre della ragazza invece, don Gaetano, ex cuoco divenuto molto ricco avendo ereditato i beni del suo padrone, è felice di consentire al fidanzamento poiché imparentarsi con dei nobili sarebbe il suo sogno, ma pretende di conoscere i parenti del giovane. Il marchesino dunque chiede a Felice e Pasquale, l’amico di quest’ultimo, con moglie e figlia, di travestirsi e fingere di essere i suoi nobili familiari e di presentarsi con lui a casa di Gemma. Ne nascono una serie di divertenti equivoci che gli “Amici del Teatro” hanno saputo rendere nella maniera migliore, catturando l’attenzione del pubblico che, alla fine, ha tributato un lungo e sentito applauso a tutti gli attori che hanno animato la pièce. “Sono stati davvero bravi, ma d’altronde non avevo dubbi – dice Nicastro – e mi fa soprattutto piacere che il pubblico abbia seguito con grande attenzione l’evoluzione di quanto stava accadendo sul palco. Segno che gli attori sono riusciti a trascinarli nel loro speciale mondo”.