Uncem: “Ci attendiamo che Unioncamere applichi la legge garantendo le camere di commercio montane”
“Sono in corso di definizione, da parte di Unioncamere, le consultazioni interne finalizzate al recepimento della riforma Madia in materia di Camere di Commercio, che dovranno vedere entro il prossimo mese di giugno raggiungere la nuova geografia di 60 camere sulla scorsa dei parametri stabiliti dal Parlamento.
Nel pieno rispetto dell’autonomia di Unioncamere, ci attendiamo che nel processo di ridefinizione venga data applicazione alla legge che consente il riconoscimento della specificità delle Camere di Commercio montane, insieme con quelle insulari, che per ragioni di natura ovvia non raggiungono numeri e dimensioni di quelle metropolitane e che si rivolgono ad un platea economica peculiare. In ragione di tali caratteristiche, il legislatore ha riconosciuto la facoltà di garantire, all’interno della nuova geografia, le CCIAA delle province interamente montane, e crediamo sia giusto che nell’esplicazione del processo di delega sia ottemperata tale previsione.
Peraltro, queste Camere di Commercio hanno conti in ordine e bilanci corretti, per cui tutte le caratteristiche richieste dalla normativa sono assolte, e hanno svolto – con particolare riguardo all’arco alpino- una importante azione di raccordo e di benchmarking per le economie montane di confine che non deve essere conculcata da irrazionali operazioni di accorpamento con le zone di pianura, ma che al contrario deve essere rafforzata tenuto conto che in tali aree le Camere di Commercio sono il naturale interlocutore di Comuni. Unioni e Province per le politiche di promozione dello sviluppo locale e che sulla scorta della prerogativa della legge Madia vi sono regioni, come il Piemonte, che stanno pensando di attribuire alla Camera di Commercio della provincia montana del VCO lo svolgimento delle funzioni aggiuntive attribuite dalla legge Delrio al territorio al fine di evitare sovrapposizioni e di rendere più funzionale la pubblica amministrazione del territorio. Per tali ragioni, confidiamo in un buon lavoro di recepimento della normativa da parte di Unioncamere“. Lo dichiara in una nota l’on. Enrico Borghi, presidente dell’Unione Nazionale Comuni, Comunità Enti Montani (UNCEM).