Roma, 15 maggio 2015 – Donne d’impresa a quota 1.295.942. A mostrarlo è l’Osservatorio per l’imprenditoria femminile di Unioncamere e InfoCamere, sulla base dei dati del I trimestre 2015. Se, in media, più di una imprese su cinque è femminile, in alcuni ambiti e regioni il peso sale vertiginosamente. I casi più significativi? In rigoroso ordine di incidenza del tasso di femminilizzazione (che esprime la percentuale di imprese femminili sul totale delle imprese) si incontrano: le altre attività di servizi per la persona, dove le imprenditrici rappresentano il 58,63% del tessuto imprenditoriale del settore, l’assistenza sociale non residenziale (56,88%), la confezione di articoli di abbigliamento (42,59%), i servizi di assistenza sociale residenziale (40,06%) e le agenzie di viaggio (37,42%).
Se poi si guarda all’apporto delle donne all’interno del mondo artigiano, nel quale le 214.815 imprese artigiane a guida femminile rappresentano quasi il 16% del totale imprese artigiane esistenti al 31 marzo 2015, la mappa dell’impresa femminile un po’ si modifica, accentuando l’apporto, in diversi casi davvero sostanziale, ad alcuni dei settori di punta del made in Italy. In questi ambiti, l’universo dell’impresa femminile del 2015 si ricongiunge con le tradizioni radicate nei territori, i saperi antichi tramandati di generazione in generazione e quella creatività ed eleganza – che è la cifra distintiva di buona parte del nostro made in Italy – si colora fortemente di ‘rosa’. Infatti, l’incidenza dell’imprenditoria artigiana femminile, oltre ad essere determinante nelle altre attività dei servizi alla persona (64,17%), nelle attività creative, artistiche e di intrattenimento (50,46%), nei servizi di informazione (45,97%), diventa addirittura maggioritaria nella confezione di articoli di abbigliamento (55,94%), e assume un notevole peso specifico nel tessile (dove la componente femminile incide sul totale degli artigiani per il 42,30%), con punte del 50% di imprenditrici impegnate nell’arte del finissaggio dei tessuti, del 47% nel confezionamento di articoli di biancheria per la casa, del 57% nella fabbricazione di altri materiali tessili (quali nastri e passamanerie) e del 42,3% nella realizzazione di tulle, pizzi e ricami. Importante, inoltre, l’apporto femminile all’artigianato legato alla fabbricazione di bigiotteria (52,89%), alle lavorazioni in ceramica e porcellana (42,41%) alla fabbricazione di articoli in pelle (31,09%) ed all’alimentare (25,32%).
“Le donne imprenditrici hanno contribuito e continuano a contribuire in misura notevole a quella componente del made in Italy di qualità per la quale il nostro Paese è noto in tutto il mondo”, sottolinea il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. “Nell’artigianato così come nel welfare, nei servizi alla persona così come nel turismo, l’universo dell’impresa al femminile è una risorsa straordinaria che ha larghi margini di sviluppo e che offre anche una risposta concreta alle molte giovani donne, creative e intraprendenti, alla ricerca di occupazione”.
La geografia dell’impresa femminile a fine marzo 2015 cambia anche in considerazione della maggior concentrazione dell’universo artigiano in alcune aree del paese.
Se, infatti, considerando il totale delle imprese femminili, Molise, Basilicata e Abruzzo sono le regioni nelle quali le donne d’impresa “pesano” di più sul totale, superando in tutti e tre i casi il 25%, e Benevento, Avellino, Chieti e Campobasso le province a maggior tasso di femminilizzazione, la distribuzione delle imprese artigiane in “rosa” è più rilevante della media in Abruzzo, Marche, Umbria e Toscana (con quote del 18%). Prato, Chieti, Fermo e Teramo guidano la medesima classifica della partecipazione femminile all’impresa artigiana a livello provinciale.
I primi 20 settori a maggior tasso di partecipazione delle imprese femminili
Dati al 31 marzo 2015
Imprese totali | Imprese femminili | Tasso di femminilizzazione del settore (%) | |
S 96 Altre attività di servizi per la persona | 188.963 | 110.790 | 58,63 |
Q 88 Assistenza sociale non residenziale | 12.517 | 7.120 | 56,88 |
C 14 Confezione di articoli di abbigliamento, pelle e pelliccia | 55.487 | 23.633 | 42,59 |
Q 87 Servizi di assistenza sociale residenziale | 5.319 | 2.131 | 40,06 |
N 79 Attività dei servizi delle agenzie di viaggio/tour operator | 17.586 | 6.580 | 37,42 |
G 47 Commercio al dettaglio (tranne autoveicoli e motocicli) | 866.291 | 287.166 | 33,15 |
I 55 Alloggio | 49.669 | 16.246 | 32,71 |
C 13 Industrie tessili | 20.091 | 6.022 | 29,97 |
N 81 Attività di servizi per edifici e paesaggio | 66.148 | 19.646 | 29,70 |
P 85 Istruzione | 27.786 | 8.207 | 29,54 |
A 01 Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia | 733.803 | 213.928 | 29,15 |
J 63 Attività dei servizi d’informazione e altri servizi informatici | 45.934 | 13.232 | 28,81 |
I 56 Attività dei servizi di ristorazione | 367.485 | 104.925 | 28,55 |
R 90 Attività creative, artistiche e di intrattenimento | 16.517 | 4.626 | 28,01 |
R 91 Attività di biblioteche, archivi, musei, altre attività culturali | 1.376 | 365 | 26,53 |
Q 86 Assistenza sanitaria | 19.710 | 5.089 | 25,82 |
C 15 Fabbricazione di articoli in pelle e simili | 25.645 | 6.396 | 24,94 |
N 82 Attività di supporto per le funzioni d’ufficio e altri servizi | 68.323 | 16.596 | 24,29 |
N 78 Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale | 1.090 | 255 | 23,39 |
R 92 Attività riguardanti le lotterie, le scommesse | 5.553 | 1.289 | 23,21 |
Totale | 6.013.167 | 1.295.942 | 21,55 |
Fonte: Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile di Unioncamere – Infocamere
I primi 20 settori artigiani a maggior tasso di partecipazione delle imprese femminili
Dati al 31 marzo 2015
Imprese artigiane | Imprese artigiane femminili | Tasso di femminilizzazione del settore (%) | |
S 96 Altre attività di servizi per la persona | 148.707 | 95.426 | 64,17 |
C 14 Confezione di articoli di abbigliamento, pelle e pelliccia | 29.628 | 16.575 | 55,94 |
R 90 Attività creative, artistiche e di intrattenimento | 4.528 | 2.285 | 50,46 |
J 63 Attività dei servizi d’informazione e altri servizi informatici | 4.875 | 2.241 | 45,97 |
C 13 Industrie tessili | 9.843 | 4.164 | 42,30 |
N 81 Attività di servizi per edifici e paesaggio | 41.246 | 13.188 | 31,97 |
C 15 Fabbricazione di articoli in pelle e simili | 12.932 | 4.021 | 31,09 |
N 82 Attività di supporto per le funzioni d’ufficio e altri servizi | 5.780 | 1.663 | 28,77 |
I 56 Attività dei servizi di ristorazione | 49.175 | 14.120 | 28,71 |
C 17 Fabbricazione di carta e di prodotti di carta | 1.694 | 458 | 27,04 |
R 93 Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento | 1.282 | 346 | 26,99 |
C 10 Industrie alimentari | 39.956 | 10.116 | 25,32 |
Q 86 Assistenza sanitaria | 658 | 165 | 25,08 |
G 47 Commercio al dettaglio (tranne autoveicoli e motocicli). | 5.724 | 1.319 | 23,04 |
M 73 Pubblicità e ricerche di mercato | 3.171 | 709 | 22,36 |
M 74 Altre attività professionali, scientifiche e tecniche | 19.921 | 4.217 | 21,17 |
C 22 Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche | 4.959 | 1.041 | 20,99 |
C 27 Fabbricazione di apparecchiature elettriche e non elettriche | 5.912 | 1.128 | 19,08 |
C 20 Fabbricazione di prodotti chimici | 1.438 | 261 | 18,15 |
C 18 Stampa e riproduzione di supporti registrati | 11.898 | 2.154 | 18,10 |
Totale | 1.366.689 | 214.815 | 15,72 |
Fonte: Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile di Unioncamere – Infocamere
Made in Italy: la partecipazione delle imprese artigiane femminili
Dati al 31 marzo 2015
Imprese artigiane | Imprese femminili artigiane | Tasso di femminilizzazione | |
Finissaggio dei tessili, degli articoli di vestiario e attività similari | 2.037 | 1.020 | 50,07% |
Confezionamento di articoli tessili (esclusi gli articoli di abbigliamento) | 3.129 | 1.472 | 47,04% |
Fabbricazione di altri prodotti tessili (tra cui ricami, tulle, pizzi) | 1.294 | 738 | 57,03% |
Fabbricazione di bigiotteria e articoli simili | 2.460 | 1.301 | 52,89% |
Fabbricazione di altri prodotti in ceramica e in porcellana | 2608 | 1106 | 42,41% |
Fonte: Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile di Unioncamere – Infocamere
Imprese femminili per regione
Dati al 31 marzo 2015
Regione | Imprese totali | Imprese femminili | Tasso di femminilizzazione |
MOLISE | 34.685 | 9.795 | 28,24% |
BASILICATA | 58.751 | 15.596 | 26,55% |
ABRUZZO | 147.196 | 37.817 | 25,69% |
UMBRIA | 94.699 | 23.427 | 24,74% |
SICILIA | 451.743 | 107.825 | 23,87% |
CALABRIA | 179.402 | 41.779 | 23,29% |
CAMPANIA | 563.827 | 129.353 | 22,94% |
MARCHE | 172.711 | 39.439 | 22,84% |
TOSCANA | 410.920 | 93.514 | 22,76% |
PUGLIA | 375.235 | 85.008 | 22,65% |
VALLE D’AOSTA | 13.224 | 2.978 | 22,52% |
SARDEGNA | 166.795 | 37.342 | 22,39% |
PIEMONTE | 442.939 | 97.954 | 22,11% |
LIGURIA | 162.777 | 35.976 | 22,10% |
FRIULI-VENEZIA GIULIA | 104.386 | 23.016 | 22,05% |
LAZIO | 628.723 | 136.529 | 21,72% |
EMILIA ROMAGNA | 461.421 | 92.698 | 20,09% |
VENETO | 488.014 | 94.582 | 19,38% |
LOMBARDIA | 947.033 | 172.405 | 18,20% |
TRENTINO – ALTO ADIGE | 108.686 | 18.909 | 17,40% |
Totale | 6.013.167 | 1.295.942 | 21,55% |
Fonte: Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile di Unioncamere – Infocamere