Usura, Fara (Pres. Eurispes): “La nostra stima di 82 miliardi l’anno è per difetto, in realtà il fenomeno è più vasto e profondo”
Fara (Pres. Eurispes) a Radio Cusano Campus: “La nostra stima di 82 miliardi l’anno è per difetto, in realtà il fenomeno è più vasto e profondo. In aumento l’usura della porta accanto. Spesso usurai si arricchiscono senza sborsare un euro”
ROMA – L’usura in Italia muove un giro d’affari da 82 miliardi di euro l’anno. Il dato emerge dall’indagine Eurispes, secondo la quale negli ultimi due anni circa il 12% per cento delle famiglie si è rivolto a soggetti privati per ottenere un prestito, non potendolo ottenere dal sistema bancario. Il Prof. Gian Maria Fara, Presidente Eurispes, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
“Noi abbiamo lanciato un sassolino nello stagno e qualche onda siamo riusciti a provocarla –ha affermato Fara-. Volevamo attirare l’attenzione su un fenomeno sotterraneo che difficilmente emerge e quando emerge è perché si verificano casi di suicidi o omicidi. La nostra purtroppo è una stima approssimativa per difetto, noi abbiamo segnalato il dato che siamo riusciti ad acquisire attraverso analisi di carattere scientifico. Ma il fenomeno è più vasto e profondo. L’usura è diventata uno dei business privilegiati dalle organizzazioni criminali che vedono nell’usura una misura di arricchimento progressivo che comporta meno rischi rispetto ad esempio al traffico di droga. Quando le organizzazioni criminali vengono toccate dalle indagini, si interessano a fenomeni che destano meno preoccupazione sociali e incontrano una certa tolleranza. Le mafie tendono a penetrare le economie del nord, orientano la loro attività verso quei territori più ricchi. Prestando i soldi all’imprenditore, se lui non può restituirli, il mafioso diventa socio e poi da socio diventa padrone. Siamo riusciti a farci raccontare dalle vittime le loro esperienze. Le famiglie sono le più colpite. 3 milioni di famiglie si sono rivolte nel corso dell’ultimo anno a conoscenti e amici per prestiti. E’ quella che noi abbiamo definito l’usura della porta accanto. I cosiddetti insospettabili che magari sono negozianti che praticano usura nei confronti di altri negozianti, o commercialisti nei confronti di altri commercialisti. Persone che si sono arricchite grazie alle difficoltà crescenti al credito bancario. Spesso l’usuraio si arricchisce sulle spalle dell’usurato senza prestare neanche un euro. Chi ha bisogno va in banca, chiede un prestito, la banca non concede il prestito a fronte della garanzia di un terzo e lì interviene l’usuraio. In questo modo, senza sborsare un euro, l’usuraio poi va ad arricchirsi con gli interessi che gli deve l’usurato”.