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Scicli, 5 ottobre 2014 – “Non è possibile condannare una città, un’intera comunità per gli errori commessi da un ristretto gruppo di persone. La magistratura deve fare il suo compito e accertare i fatti. Le responsabilità vanno accertate e i colpevoli identificati e questo proprio per evitare che un discredito incondizionato sia gettato su Scicli, sui suoi abitanti e sull’intero territorio”. Parole di Venera Padua, senatrice del Partito Democratico, a proposito della “gogna mediatica” abbattutasi sulla città in queste ultime giornate. “Aspettiamo l’esito delle indagini – aggigunge la senatrice – ma è oltremodo ingiusto non riconoscere la onestà di vita e di lavoro dei moltissimi sciclitani, estendendo sulla generosa collettività l’onta di un marchio mafioso, così infamante e denigratorio, ed ingiusto se addebitato indistintamente. Per questo bisogna rimarcare con determinazione che la mia, la nostra città di Scicli, riconosciuta bene dell’umanità, è una realtà bella e luminosa sotto molti aspetti, a partire dal valore culturale, espresso a partire dal più piccolo cittadino sino alle persone più grandi che hanno contribuito a dare lustro e sapere alla città, alla Sicilia ed all’Italia. La cittadinanza sciclitana – per la sua quasi totalità – è al di fuori dalle logiche mafiose e necessita di essere aiutata nel suo percorso di civiltà e legalità. I nostri ‘patrimoni comuni’, intesi sia in senso culturale e valoriale oltreché fisico, attengono non a valori ‘mafiosi’ ma a quelli propri di una collettività composta da persone accoglienti, calorose e disponibili. Generalizzare e far ricadere presunti errori ‘personali’ che saranno accertati dalla magistratura sull’intera cittadinanza e sul territorio di Scicli è deleterio, ma occorre avere la consapevolezza che se il “male” c’è occorre estirparlo per ridare salute, serenità e libertà alla comunità sciclitana”.