Venerdì pomeriggio a Ragusa una conferenza sulle opere assistenziali della Beata Maria Schininà
VENERDI’ POMERIGGIO A RAGUSA UNA CONFERENZA SULLE OPERE ASSISTENZIALI DELLA BEATA MARIA SCHININA’ IN VISTA DELLA RICORRENZA LITURGICA CHE SARA’ CELEBRATA IL 12 GIUGNO. L’APPUNTAMENTO E’ STATO PROMOSSO IN PREPARAZIONE DEL GIUBILEO DEI MALATI IN CATTEDRALE
RAGUSA – Una conferenza promossa dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute in collaborazione con la congregazione delle suore del Sacro Cuore. E’ quella in programma venerdì 10 giugno, a partire dalle 19, nel salone dell’istituto educatorio maschile in corso Italia 405. La conferenza, inserita nel contesto delle iniziative tuttora in fase di svolgimento, programmate in preparazione al giubileo dei malati in programma domenica 12 giugno in Cattedrale a Ragusa, avrà per tema: “Le opere assistenziali della beata Maria Schininà ieri e oggi per una rete territoriale a servizio delle fragilità”. A moderare gli interventi sarà don Giorgio Occhipinti, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute. Interverranno a relazionare la dottoressa Maria Concetta Noto, vice direttore della Pastorale della salute, e il dottor Antonio Lucenti, dirigente medico reparto Oncologia dell’Asp di Ragusa. “Si tratta – chiarisce don Occhipinti – di un’altra occasione per sensibilizzare il popolo di Dio e coinvolgere in maniera particolare la diocesi, le comunità cristiane per favorire l’impegno sempre più prezioso del volontariato e far meglio comprendere l’importanza dell’assistenza religiosa agli infermi da parte dei sacerdoti, nonché di quanti vivono e operano accanto a chi soffre. L’inserimento, in questo contesto, della ricorrenza liturgica della beata Maria Schininà il 12 giugno con il giubileo dei malati, assume un significato profondo oltre ad essere un esempio attuale di servizio concreto. I santi si fanno strada da soli, abbattono frontiere e steccati, per loro il criterio è sempre lo stesso: dove sono presenti povertà, fragilità e sofferenza, lì è presente Gesù da soccorrere e amare. Difatti i santi continuano a vivere ed operare, spargendo fiori di carità, sia in quei gesti semplici di solidarietà del singolo, sia grazie a quanti scelgono di servire Cristo presente nel povero, nel malato, nel sofferente e nelle fragilità del nostro tempo. Nel corso della conferenza, dunque, approfondiremo anche questi aspetti”.