Vittoria. Aiello: “Alemanno e i Green Corridors”. Riceviamo e pubblichiamo
VITTORIA – Qualcuno vorrebbe nascondere il ruolo e la responsabilita’ della Destra italiana nella nefasta politica dei Corridoi verdi. Sparando cazzate a destra e a manca e magari accusando altri di responsabilita’ nazionali. Ho vissuto quegli anni combattendo proprio contro il governo dove Alemanno era Ministro per le politiche agricole e forestali. Fu lui a condividere e definire il primo Green Corridor con l’Egitto. Una cosa spaventosa. Il testo integrale dell’accordo fu da noi tradotto dall’inglese e ci rivolgemmo a Peppe Lumia per averlo. Fu quello il primo accordo di nuova generazione che spalanco’ verso l’Europa e verso l’Italia le porte di tre continenti attraverso il Cairo.
Fu singolare per noi scoprire che tutto poteva essere importato dall’Egitto tranne che pere mele e kiwi. Incredibile. Capimmo quale logica accumpariata c’era dietro, da questo particolare. E inizio’ per noi una lunga battaglia che si concluse con l’approvazione di una corposa legge di misure protettive che Alemanno lascio’ poi nelle secche delle contestazioni della UE. Anni di lotte e di battaglie finite nel nulla.
Ma le scoperte nostre non finirono li’. Scoprimmo che Alemanno aveva sostenuto l’aggregazione di una rete di Gdo fra le quali Coferasta, Master Plant, Lega Coop e la Cooperativa San Michele, pugliese. Attingendo dal tesoretto dei programmi Meda costoro definirono un mega progetto di delocalizzazione di impianti serricoli che realizzarono in Egitto a costo zero (o quasi). E fu in quel momento che a mio avviso nacque la rete di Roma capitale, capace di resistere ai cambiamenti amministrativi in sostanziale continuita’ di interessi capovolti.
Di questo e di altro la destra vittoriese non sa nulla o finge di non sapere nulla. E cosi’ attribuiscono a me la nascita dei Green Corridor in Italia.
Argomenti risibili, poveri, fuorvianti.
Quando il sig. Prefetto di Ragusa mi annuncio’ che il Ministro Alemanno sarebbe venuto a comiziare a Vittoria dal palco del suo partito, dissi al Prefetto che prima doveva venire a salutare il Sindaco. “Diversamente che fa ? ” mi chiese benevolmente il sig. Prefetto.
E io risposi: “nulla Eccellenza…. Proprio nulla… Mi sdraio davanti alla sua macchina e non lo faccio passare …”. E fu cosi’ che il Ministro Alemanno prima di andare in Piazza venne in municipio, da me atteso davanti alla casa municipale. Gli offrii un aperitivo (analcolico) e poi lo accompagnai in piazza, in limine .
Parlò della legge votata dal Parlamento…. Ma non ci disse quello che sarebbe accaduto: una delle beffe più grandi consumate verso questo territorio. La legge è rimasta totalmente inapplicata. Parabola significa: come si fa a raccontare frottole tanto inverosimili e false ai cittadini vittoriesi?
Sarà per questo che non parlano del mercato e del suo funzionamento?
Francesco Aiello
Vittoria 30 Marzo 2016