Vittoria. Aiello: “Emaia dibattito sulla crisi agraria nel contesto della crisi”
Vittoria, 11 novembre 2014 – «In data 10 Novembre, invitato dal MDA (Movimento Degli Agricoltori), abbiamo partecipato assieme a Cesare Campailla (Sorgi Vittoria) all’incontro dibattito che si è tenuto nella sede Emaia. La locandina recava la presenza e gli interventi del Sindaco, del Presidente del Consiglio comunale, dei Parlamentari regionali, oltre che la partecipazione del Sig. Prefetto e del Sig. Questore». Apre così una nota inviata alla stampa da parte del consigliere comunale Francesco Aiello.
«In effetti – continua Aiello – quando siamo arrivati alla Sala Conferenze abbiamo notato un piccolo concentramento di persone in attesa degli ospiti.
Ma l’attesa è rimasta delusa poiché l’unico Parlamentare regionale presente era l’On. Vanessa Ferreri.
Unici rappresentanti istituzionali, dei tanti messi in lista, erano gli Assessori Caruano e Fiore.
Presenti erano, oltre ai dirigenti e aderenti al MDA, anche i rappresentanti di diversi Movimenti Agricoli, e di Altra Agricoltura. Fra gli altri Ciaculli Maurizio e Tonino Messinese.
Gli interventi iniziali sono stati di due esponenti del MDA, Saro Giudice e Saro Rinaudo seguiti da altri interventi.
La discussione si è dimostrata utile se non altro per avere fatto emergere la necessità di unire il Mondo Agricolo vittoriese al fine di potere fare rinascere la battaglia dei produttori di Vittoria che costituisce la base vera per rimettere in marcia l’economia di questo comprensorio, e poi anche di vaste aree dell’agricoltura siciliana».
«Mariano Ferro, leader dei Forconi, ha informato – scrive Aiello nella sua nota – l’assemblea sulle ultime iniziative assunte a difesa di tante famiglie travolte dal sistema delle Aste Giudiziarie e dalla speculazione che si è sviluppata con l’acquisto dei crediti deteriorati delle banche, sollecitando con forza i Governi di Roma e di Palermo alla concretezza delle risposte, senza più ulteriori diversivi».
«Alla fine – conclude Aiello – è toccato a me fare appello all’unità e alla necessità di saldare tutti i vari aspetti della situazione.
Occorre non cedere alle avversità e combattere per migliorare le cose. Guardare al futuro è necessario come ci suggeriscono anche tanti segnali di gente che è più ottimista di noi, magari solo per pressare sui produttori e le camapagne. Sono segnali che bisogna cogliere nella loro natura di scommessa sul futuro dell’agricoltura, per attraversare questo guado attuale con la consapevolezza che la partita è aperta e che non tutto è perduto. Dobbiamo puntare ai risultati concreti, per costringere i Governi ad affrontare i temi dell’economia reale».