VITTORIA – Riferendosi alle polemiche scaturite, a livello locale, a seguito dell’approvazione del Piano di dimensionamento scolastico, l’assessore all’Istruzione e alla cultura, Gaetano Bonetta, ha commentato: “Ci risiamo! Gli attacchi contro l’amministrazione comunale sul dimensionamento scolastico hanno ripreso vigore subito dopo l’approvazione regionale e nell’imminenza della primavera elettorale. Negli ultimi giorni abbiamo, infatti, assistito a nuove aggressioni gratuite, immotivate e senza alcun senso”.
“Tralasciamo – ha continuato Bonetta – le critiche da bar dello sport di tale Filippo Foresti il quale, sia per l’infondatezza delle accuse, che per la povertà intellettuale che dimostra nella circostanza, non merita di essere preso in alcuna considerazione. Veramente ridicola e strumentale la sua invettiva! Di altro spessore le esternazioni della dirigente dell’Ic “Sciascia” di Scoglitti e la lettera aperta dell’Ic “San Biagio”. La prima minaccia di adire le vie legali se non ci sarà corrispondenza fra gli iscritti previsti dal dimensionamento e quelli reali: teme la soppressione della sua Dirigenza perché, a suo dire, non le abbiamo dato ciò che le spettava. Le ricordiamo per l’ennesima volta che l’adozione del piano di dimensionamento è stata necessaria proprio per salvare lo “Sciascia” e che tale piano è stato elaborato tenendo conto dei dati forniti dalle stesse scuole. Così com’era negli auspici di tutti, abbiamo operato con l’intento di salvare la Dirigenza di Scoglitti e tutte le altre che era possibile salvare. Se i numeri non corrispondono, allora qualcuno ha dichiarato dati falsi. In tal caso, responsabili sarebbero altri, non certo l’Amministrazione comunale. Alla scuola “San Biagio” e ai suoi docenti rivolgiamo l’invito a ritornare con i piedi per terra. Tutto ciò che lamentano non è da attribuire al dimensionamento proposto dal Comune ed accettato dal Consorzio libero provinciale e dalla Regione, ma è da addebitare, come loro stessi scrivono, ad altri che hanno operato in tempi lontani e non agli attuali amministratori. Per quanto attiene al “San Biagio”, è una bugia dire che l’Amministrazione comunale voglia farlo scomparire: affermare ciò è falsificare la realtà, è mentire sapendo di mentire; è strumentale dal punto di vista politico e psicologicamente serve solo a deresponsabilizzarsi, spostando e proiettando proprie colpe o impotenze sull’Amministrazione. Troppo facile! Loro stessi sanno che il dimensionamento è una legge dello Stato, non un’ordinanza del sindaco. Nessuno ha mai messo in dubbio il valore educativo e didattico del “San Biagio”. I suoi problemi sono ben altri e non si possono risolvere con i confini della dirigenza scolastica. Gli edifici scolastici stanno sempre lì, indipendentemente dai dirigenti scolastici. Le scuole non si muovono e sono sempre nella disponibilità territoriale dell’utenza. Basta ingannare le famiglie e i genitori! Il dimensionamento non c’entra nulla con le questioni educative! Il dimensionamento ridefinisce solo la gestione amministrativa ed economica delle scuole. Lo vogliamo dire, sì o no? Smettiamola, quindi, di manipolare e contrabbandare la realtà. È ora di dire la verità ai genitori: dietro queste stucchevoli, ma dannose polemiche di alcuni dirigenti si nascondono astiosità, personalismi, conflittualità e ruggini che si trascinano nel tempo. L’Amministrazione comunale non uccide le scuole sane, fa gli interessi di tutti e non concede favori a questa o a quest’altra scuola, come qualcuno vorrebbe far credere. L’Amministrazione comunale è imparziale e non è la controparte delle scuole. Al contrario, vuole essere l’istituzione principale che si pone al servizio delle scuole: di tutte le scuole. E le scuole, è arrivato il momento di dirlo, non possono vivere più in maniera slegata, senza un giusto coordinamento e senza integrazione e sinergie. Alcune, addirittura, appaiono oggi come ‘repubbliche’ autoreferenziali che vivono spesso l’una contro l’altra, in una perenne conflittualità che rinnovano per motivi non espressamente educativi, ma legati a competitività e narcisismo istituzionale; benché minoranza, queste scuole non consentono di fare sistema, né costituiscono un tessuto coeso e unitario che marcia verso i medesimi obiettivi. Vorremmo tanto sbagliarci e pensare che questa sia soltanto un’impressione: purtroppo molti, ahi noi!, ci dicono che non lo è. Se ci stiamo sbagliando, come speriamo, perché non fare lo sforzo di smettere di confliggere? Perché non cessare di alimentare polemiche controproducenti e dannose all’educazione dei bambini e degli adolescenti? Perché non metterci attorno ad un tavolo, discutere e confrontarci serenamente sui reali problemi educativi, senza rivalità e spirito di rivincita, senza fare “mercato degli alunni”? Non è avendo il maggior numero possibile di alunni, di aule, di favori comunali che si risollevano le sorti educative delle istituzioni scolastiche e delle nuove generazioni! Basta con le accuse, le calunnie e, ora, con le strumentalizzazioni elettorali! Teniamo la scuola lontana dalle beghe elettorali e politiche in genere! La legge vieta la propaganda dei partiti a scuola. Evitiamo, pertanto, incaute iniziative quali quella di pubblicizzare sigle elettorali nella scuola: è immorale e illegale. L’Amministrazione comunale lancia un appello ai dirigenti scolastici e al mondo della scuola nel suo complesso. Creiamo un “tavolo permanente” per l’emergenza scuola che possa individuare, analizzare e risolvere i veri problemi della scuola vittoriese. Noi ci faremo carico, come sempre, delle nostre responsabilità. Lo stesso faccia la Conferenza dei dirigenti. Tutti sanno dove trovare il sindaco e l’assessore. Rimaniamo in attesa”.