Vittoria. Cardiologia e arte “sposi” al Guzzardi.
Vittoria. 1 giugno 2022
Sono state consegnate oggi pomeriggio, nella Sala Vincenzo Di Geronimo dell’Ospedale R. Guzzardi di Vittoria, 6 tele realizzate da alcuni alunni dell’Istituto F. Pappalardo in occasione del Pon “Pupi e Pupari” portato avanti dalle professoresse Francesca Margiotta e Michela Tricomi. Una di queste tele è stata realizzata personalmente dalla professoressa Tricomi, docente di Arte dell’Istituto stesso.
Nel corso degli incontri svoltisi durante il progetto, sono state approfondite tematiche relative alle malattie cardiovascolari e trasformando così l’Ospedale da luogo di sofferenza a luogo di prevenzione.
La consegna delle tele, inoltre, simboleggia la gioia e la voglia di vita. In questo modo, alunni e docenti hanno voluto dare colore e speranza al reparto del Reparto di Cardiologia, che è stato abbellito.
“Chiaramente- ha detto Giuseppe Drago, direttore Sanitario Asp Ragusa- questi momenti servono anche a far conoscere cosa fa e come opera l’ospedale. Molte volte le notizie relative alla Sanità sono negative, perché purtroppo si tende a non portare avanti quelle positive. Queste, però, ci sono e sono la stragrande maggioranza. Tanto per darvi qualche numero: noi abbiamo circa 15.000 ricoveri l’anno; abbiamo 7000 interventi, 700 nascite e così via… quindi tante persone sopravvivono ‘nonostante’ l’ospedale. La medicina è una scienza particolare, non è una scelta perfetta come qualcuno saprà quindi si lavora e opera facendo tutto il possibile. Ci fa piacere accogliere la vostra vicinanza e partecipazione. So che avete preparato delle tele per il reparto quindi la vostra presenza sarà sempre là, dimostrata da questi lavori; inoltre, questa è anche un’occasione per farvi sapere cosa fa l’ospedale”.
“Con la scuola Pappalardo- ha dichiarato Sebastiano Lumera, primario dell’Uoc Cardiologia di Vittoria- abbiamo avuto una collaborazione che è iniziata in tempi pre-Covid, quando noi abbiamo fatto qualche incontro. Io stesso sono stato alla Pappalardo per parlare di prevenzione cardiovascolare. In quelle circostanze è stato chiaro che l’ospedale non doveva essere visto come un luogo di sofferenza, ma doveva anche confrontarsi con il territorio e farsi carico delle esigenze del territorio stesso. Penso che la scuola sia uno dei posti più importanti perché è quella che, oltre alla famiglia naturalmente, completa l’educazione dei nostri figli. Inoltre, questi alunni poi portano a casa dei messaggi, ai propri genitori, sulla possibilità di attuare un corretto stile di vita e quindi di prevenire le patologie cardiovascolari. Anche attraverso questi giovani dobbiamo cercare di fare in modo che un primo evento cardiovascolare, qualora si dovesse manifestare, lo faccia il più tardi possibile e i ragazzi hanno mostrato molto interesse verso gli argomenti trattati. Proprio nel corso di questo progetto è nata anche l’idea di portare un po’ di colore nel reparto affinché i pazienti si sentano più rincuorati. Il fatto che questi quadri siano stati fatti dai ragazzi, ed uno da una docente, penso sia un valore aggiunto. Come detto la consegna doveva avvenire qualche anno fa, ma ho preferito rinviare il tutto e dare il giusto valore all’evento, dando il giusto riconoscimento a chi ha lavorato”.