Vittoria. 16.03.2025
Si è spento a Vittoria l’ingegnere Sebastiano Gambina, l’inventore del cinema nella nostra città. All’inizio del 900, quando era ancora un ragazzo, per suo volere nacque il cine-teatro Garibaldi, in un palazzetto in stile liberty nella centralissima via Cavour, allora “strata o lumi” perché l’unica ad essere illuminata da lampade a petrolio che venivano accese da personale comunale prima del tramonto.
Sebastiano Gambina aveva iniziato una attività, puntando su una scommessa aconosciuta.
Immediatamente si rese conto che quella attività lo appagava e lo rendeva felice, rendendosi conto anche che, quando si intraprende una attività che piace, il lavoro diventa piacere e svago.
A metà degli anni 50, nacque, per suo volere, l’altro cinema, il Barone, nella via San Martino, e, negli anni 70, insieme al figlio Giuseppe, anche lui travolto dalla passione che aveva ereditato dal padre, fu edificato di sana pianta, in via Adua, il cinema Golden, l’unico che ancora consente ai vittoriesi e non solo, di assistere alle prime dei film più quotati a livello mondiale. Dopo pochi anni, il Golden, diventò Golden-Hall e successivamente una multisala che nulla ha da invidiare alle multisala di centri ben più importanti della città di Vittoria.
Una tradizione che ha consentito alla famiglia Gambina, di festeggiare nel 2013, i primi 100 anni di attività.
Adesso il figlio Giuseppe, molto noto in città per gli eventi che organizza nel mondo che prima era di celluloide e adesso si è trasformato in digitale, eventi che varcano lo stretto, continua il lavoro
ereditato dalla famiglia, nonostante la tecnologia non dà al cinema lo spazio di un tempo e la crisi si appropria di spazi che un tempo non aveva.
Giuseppe Gambina e la famiglia tutta, non arretrano di un solo passo e ora, a maggior ragione, in memoria del capostipite che ha intrapreso il viaggio finale, continueranno a tenere alto il ricordo di un imprenditore importante per la città di Vittoria.
Il Direttore della Testata Gianni Di Gennaro, l’editore, Gianni Spada e la Redazione tutta, si associano al dolore della famiglia Gambina per la grave perdita.
