Vittoria. 3 febbraio 2025
È stato convalidato oggi il fermo di Francesco Lo Monaco, il vittoriese pregiudicato accusato dell’omicidio di Angelo Ventura, avvenuto nella notte tra il 29 e il 30 gennaio. Lo Monaco, quarantaduenne vittoriese detto Cannata, come il padre e il fratello, continua a sostenere che a sparare non sia stato lui bensì un colpo partito accidentalmente dalle stesse mani di Ventura che lo teneva.
Secondo la versione riferita da Lo Monaco, l’arma, un fucile da caccia modificato, sarebbe caduto a terra e la caduta avrebbe fatto partire il colpo che ha raggiunto Ventura alla gamba. Come si ricorderà, la ferita, lo ha portato alla morte in poche ore, nonostante l’intervento chirurgico cui è stato sottoposto, nel vano tentativo di salvarlo. Lo Monaco, durante l’interrogatorio cui è stato sottoposto negli uffici di polizia, ha raccontato la sua versione dei fatti, assumendosi la responsabilità per il possesso dell’arma, ma negando che fosse stato lui a sparare.
Il fermo, richiesto dal sostituto Procuratore Monica Monego, è stato convalidato dal Gip Ivano Infarinato. A suo carico, al momento, l’ipotesi è di omicidio volontario, detenzione, porto e ricettazione dell’arma e delle cartucce dello stesso calibro.

Di Giovanni Di Gennaro

Nato a Vittoria il 14 giugno 1952; completati gli studi superiori presso l'Istituto Magistrale di Vittoria, negli anni 70, anni in cui erano in servizio, docenti quali: Bufalino, Arena, Frasca, Traina e tanti altri nomi di prestigio, si iscrive a Roma presso la Facoltà di Psicologia. Non completa gli studi universitari e non consegue il diploma di laurea, in quanto nel 1973, viene assunto presso la ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. Da sempre si considera più sindacalista che bancario, infatti, già nel 1975, diventa dirigente sindacale. Allo stato attuale, è Segretario Provinciale della FABI, il Sindacato più rappresentativo di categoria, e, inoltre, è componente del Dipartimento Comunicazione e Immagine del Sindacato, che pubblica un mensile: La Voce dei bancari. (150.000 copie al mese). Nel 1978, inizia a collaborare con il Giornale di Sicilia, per cui lavora fino al 1994. Si iscrive all'Ordine dei Giornalisti nel gennaio del 1981. Per oltre 20 anni, collabora con Radio-Video-Mediterraneo e con altre emittenti locali, regionali e nazionali. Dal 1996 ad oggi, collabora con La Sicilia. Dal 1997 al 2004 è corrispondente Ansa da Vittoria , Ragusa e provincia.  Direttore Responsabile di periodici, ultimo in ordine di tempo: Il Mantello di Martino, molti lo considerano "specialista" di cronaca nera.  Sempre attento alle vicende politiche, economiche, giudiziarie, riesce ad essere un attento osservatore e un apprezzato cronista.

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