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Vittoria. Convegno Commissione Antimafia, nota del Sindaco

Con riferimento al convegno, intitolato “Legalità: un investimento per il futuro”, della Commissione Nazionale Antimafia previsto per il prossimo lunedì 20 maggio a Vittoria, il Sindaco Francesco Aiello specifica i contenuti della nota inviata agli organizzatori del convegno:
Con riferimento al convegno è necessario – al fine di meglio comprendere la vicenda (richiesta del teatro comunale del 3 maggio 2024; rinuncia immotivata a tale richiesta del giorno successivo e riscontro dell’8 maggio con motivazione postuma relativa ai motivi d’urgenza, che meglio saranno specificati nel prosieguo) descrivere i fatti così come si sono svolti, a comprova di un comportamento anomalo e strumentale:
1) venerdì 3 maggio, alle 8,45, è pervenuta alla pec del Sindaco l’istanza di concessione di un locale comunale per lo svolgimento di un convegno in materia di normativa antimafia.
Altresì nella stessa mattinata del 3 maggio 2024, il dott. Mangione, firmatario dell’istanza sopra indicata, recatosi presso i locali degli uffici della “Direzione Cultura”, ha incontrato l’assessore alla cultura, on.le Paolo Monello, chiedendogli espressamente l’utilizzo del Teatro comunale in considerazione della presenza della Presidente della Commissione Nazionale Antimafia. L’on.le Monello ha accolto immediatamente tale richiesta, impegnando per il 20 maggio successivo il teatro comunale, come deducibile dalla copia del calendario delle manifestazioni autorizzate da effettuarsi presso il Teatro comunale.
Sempre il 3 maggio, alla fine di un concerto tenutosi al Teatro, intorno alle ore 21, lo stesso dott. Mangione ha replicato al Sindaco la richiesta della concessione in uso del Teatro, ricevendo conferma dello stesso che – alla presenza di altri amministratori, e in particolare dell’on.le Monello – ribadiva (considerata l’importanza della manifestazione e il prestigio dei relatori) la messa a disposizione del Teatro, disponendo contestualmente agli uffici comunali di riscontrare anche formalmente la pec di richiesta a firma del dott. Mangione.
2) L’indomani, il 4 maggio, il dott. Mangione, nonostante la richiesta del giorno prima e le rassicurazioni dell’on.le Monello e del Sindaco, ha inviato una pec con cui- senza fornire alcuna motivazione e dopo che l’amministrazione aveva già riservato il Teatro per il convegno di giorno 20 maggio – ha rinunciato alla richiesta concessione con le seguenti parole: “ comunica di rinunciare alla richiesta della concessione dell’utilizzo del Teatro Comunale per giorno 20 c.m.”
Tale sorprendente rinuncia, non solo non contiene alcuna motivazione, ma è stata trasmessa di sabato, alle ore 20 e 50, quando gli uffici del protocollo generale sono chiusi, così come lo sono di domenica. E quindi nella piena consapevolezza che nessuno avrebbe potuto leggerla.
3) L’8 maggio si è avuto modo di leggere la pec del dott. Mangione con cui, nel riscontrare la pec trasmessa dagli uffici comunali, con vergata di pugno l’autorizzazione del Sindaco, ha reso una motivazione postuma delle ragioni della rinuncia, con le modalità sopra descritte la sera del 4 maggio 2024, con le seguenti parole: “purtroppo i servizi di sicurezza legati all’evento e agli ospiti in maggior parte con scorta a seguito, richiedevano una risposta immediata o come accordi presi personalmente dal sottoscritto con Lei , il giorno successivo all’ istanza, cosa purtroppo non accaduta. Pertanto giorno 4 c.m. si è proceduto come riscontrabile dalla PEC alla rinuncia della eventuale concessione e all’ individuazione di altro sito idoneo”.
Tale pec ha lasciato perplessi e stupiti, non solo per l’urgenza espressa per la prima volta con la pec dell’8 maggio (urgenza omessa al momento della richiesta, il giorno successivo alla richiesta, durante gli incontri personali e omessa anche con la pec. di rinuncia del 4 maggio), ma soprattutto perché denota un agere irriguardoso nei confronti della Città e del suo Sindaco. Non si comprendono, a fronte della grande disponibilità da parte dell’Ente come sopra meglio descritte, le ragioni di un simile comportamento che lede l’immagine della collettività amministrata.

 

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