VITTORIA – Non vuole essere la Veglia degli operai o degli agricoltori o di una qualsiasi altra categoria di persone che lavorano, ma è la celebrazione per tutte le persone che vivono il lavoro e con questo intendiamo tutte le persone che, in un modo o nell’atro svolgono attività lavorativa, retribuita o meno (per es. le donne casalinghe) – ma anche e soprattutto quelli che magari un lavoro ce l’avevano e l’hanno perduto, o i giovani a cui non viene concesso, neppure una volta, di varcare la “porta santa” di un luogo di lavoro.
Si tratta di un atto penitenziale per chiedere perdono per il disagio che tante persone hanno vissuto e stanno vivendo a causa di un’impostazione e di un modello di lavoro che, invece di favorire i legami sociali, ha disumanizzato e creato tensioni all’interno della società, creando sacche di povertà e, a volte, guerre tra poveri.
L’appuntamento è per le ore 19 di sabato, 30 Aprile presso lo spiazzale antistante la scuola “Pappalardo”. Da lì ci incammineremo verso il Santuario della Madonna della Salute, in processione.
E’ un momento importante di condivisione e va interpretato come un momento di speranza per la nostra città, che sta attraversando una grave crisi economica, specie nel settore dell’agricoltura. Sarebbe auspicabile la partecipazione di parti, a volte in contrapposizione, che si ritrovano riconciliati per chiedere al Signore, ognuno da parte sua, di essere illuminato in questo tempo per vivere al meglio da cristiano nel mondo del lavoro.
IL COMITATO ORGANIZZATORE