Vittoria. 20 gennaio 2021
Una donna di Vittoria, la signora Gina, oggi, esasperata dalle continue inadempienze del Comune, ha depositato il sacchetto contenente carta e cartone, che non è stato ritirato la notte scorsa, senza aver dato alcuna comunicazione ai cittadini, davanti al portone d’ingresso di palazzo Iacono, sede del Comune.
La signora sin da quando si è mossa di casa per raggiungere la sede comunale, ha registrato un video, con il suo telefonino, che dura oltre 36 minuti e che racchiude passo passo, tutti i momenti della protesta, rendendolo pubblico attraverso i Social.
Il video che è diventato virale e sta facendo il giro d’Italia, attualmente ha quasi 9000 visualizzazioni e tra i tantissimi commenti, non ve ne è uno solo che possa far pensare ad un dissenso nei confronti di ciò che ha fatto la donna, che ha dimostrato grande coraggio e determinazione.
La signora Gina, ha espresso tutto il malessere che l’intera città vive già da tempo, a causa della cronica carenza idrica, della mancata raccolta dei rifiuti, fatto questo che, o per cause riconducibili all’amministrazione, o per cause indirette, capita abbastanza spesso; per il pessimo stato in cui sono ridotte tutte le strade, sia del centro, sia della periferia, per le centinaia di discariche abusive sparse sul territorio, per le fumarole e per tanti altri motivi, che spesso sono oggetto di denunce pubbliche. Inoltre la donna, ha motivato il suo diniego agli agenti della municipale, che l’hanno più volte invitata a rimuovere il sacchetto con i rifiuti e riportarlo a casa, dichiarando che ciò non sarebbe una scelta felice dal punto di vista sanitario, in quanto in periodo di Covid, non è prudente rimettere in casa ciò che per una notte è stato fuori poggiato a terra. Infine, c’è da prendere in considerazione che la pioggia caduta la notte scorsa, ha bagnato carta e cartone, rendendoli quasi una sorta di poltiglia.
La signora ha anche detto più volte, a quanti chiedevano il suo nome, di chiamarsi “Vittoria Colonna”, la fondatrice della città di Vittoria, per attestare provocatoriamente e pubblicamente che la sua protesta è quella dell’intera città.