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Vittoria. “Il giorno dopo il Consiglio”. Nota di Azione Democratica.

Vittoria. 22 giugno 2022
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
La seduta di ieri del Consiglio comunale, ha avuto come tema centrale il mercato ortofrutticolo e il suo ordinamento.
Un argomento di importanza fondamentale che coinvolge trasversalmente tutta la città e non solo i comparti direttamente legati al mercato.
Produttori, commissionari, ma anche produttori di imballaggi, trasportatori, sono direttamente interessati dal tema, tutta la città è interessata, anche chi apparentemente non sembra coinvolto.
La verità è che il mercato ortofrutticolo rappresenta il cuore economico e pulsante dell’economia della città e non solo, e, per questi motivi, scelte più o meno indovinate fanno la differenza sull’intera economia cittadina e sul futuro di tutti
Ebbene, ieri sera si è assistito ad uno confronto acceso che ha toccato anche punti di tecnicismo alto e di interpretazione di questa o di quell’altra legge che è dentro il regolamento.
Ma una considerazione semplice bisogna farla:
il vigente regolamento è il risultato di modifiche apportate al regolamento storico, che prevedeva un mercato cosiddetto alla produzione, da precedenti amministrazioni ed è in vigore ormai da anni.
Ordunque si possono tirare le somme su come la città abbia “goduto” di questo cambiamento. Vogliamo analizzare come è aumentato il numero dei piccoli immobili pignorati o venduti alle aste giudiziarie a Vittoria?
Vogliamo contare quante aziende piccole e medie hanno smesso di esistere?
Vogliamo capire a quanti non è più permesso accedere a linee di credito seppur per somme insignificanti?
La verità è che tali cambiamenti e modifiche, in quelle direzioni, hanno prodotto un effetto devastante dell’economia cittadina, quindi la modifica del regolamento non risulta una idea bislacca di un amministratore legato al passato, bensì la prima necessità che un sindaco che guarda con attenzione alle esigenze della città che amministra, deve espletare.
È chiaro inoltre che l’opposizione non può fare altro che difendere il regolamento in atto, in quanto è stato prodotto anche grazie al loro contributo, ma chi è stato eletto solo pochissimi mesi fa nelle file della maggioranza e che ha condiviso un programma, sottoscritto un impegno con la città, al cui primo punto c’era la modifica dello statuto del mercato, come mai oggi si oppone a questo?
NON STIAMO VALUTANDO I POSSIBILI EFFETTI DI UNA MODIFICA DEL REGOLAMENTO MA ABBIAMO CAPITO CHE È NECESSARIO CAMBIARLO PERCHÉ HA PORTATO LA CITTÀ A SBATTERE CONTRO IL MURO DELLA POVERTÀ.
Cambiare non significa penalizzare alcun comparto, ma è necessario sinergizzare gli sforzi di tutti gli attori protagonisti per risollevare le sorti di una città per troppi anni umiliata da scelte inadeguate.
Coordinamento Azione Democratica.

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