Vittoria. 02/07/2022
Organizzato dal Soroptmist, oggi presso il chiostro della chiesa della Grazia, è stata ricordata Anna Zisa Giarratana, così se i miei ricordi non mi tradiscono, si presentava in qualunque occasione. Anna Giarratana, coniugata, se scrivessi da sempre, non penso che qualcuno potrebbe accusarmi di mentire, con il professore Tano Zisa, cognome questo, che Anna sovrapponeva sempre al suo, è partita per quel viaggio che attende tutti noi, alla fine del percorso terreno, il 3 giugno del 2019, dopo una lunga e devastante malattia che l’ha fatta soffrire moltissimo.
Oggi, nel corso della presentazione antologica “ritorno ad Itaca”,(opera letteraria della stessa Anna – n.d.r.) c’è stata la cerimonia di premiazione “Concorso e dissertazioni letterarie”, a partire dall’opera di Anna Giarratana. Un momento in cui si è voluta celebrare la cultura a Vittoria, città martoriata e vituperata, dove qualcuno continua a sostenere che non esiste cultura.
Adriana Minardi, presidente del Soroptmist di Vittoria, ha introdotto l’evento di celebrazione, mentre, dopo i saluti istituzionali, del Sindaco Francesco Aiello, del vice Sindaco, Filippo Foresti e dell’Assessore Francesca Corbino, sono intervenute, la Dirigente Usp Ragusa, Viviana Assenza e la Past President Soroptmist, Valeria Sanzone.
Relatori d’eccezione, Cettina Boccadifuoco, Lidia Ferrigno e Lino Di Rosa, tre docenti molto legati alla compianta Anna Zisa Giarratana, che con i loro ricordi hanno tracciato e fotografato il percorso di vita della stimata amica, descrivendola nei minimi particolari. Un elogio alla cultura quello di oggi, un momento che cozza con ciò che accade giornalmente sui Social, dove non si fa altro che denigrare, offendere, insultare e rendere agli occhi di chi legge, la città di Vittoria, una sorta di di grande prateria dove predomina l’ignoranza, l’arroganza, l’invidia e la maleducazione.
Vittoria in effetti è quella di stasera, quella in cui le eccellenze emergono e predominano sul resto. Basterebbe seguire i percorsi tracciati da queste persone, per riportare la città ai livelli di un tempo.

Di Giovanni Di Gennaro

Nato a Vittoria il 14 giugno 1952; completati gli studi superiori presso l'Istituto Magistrale di Vittoria, negli anni 70, anni in cui erano in servizio, docenti quali: Bufalino, Arena, Frasca, Traina e tanti altri nomi di prestigio, si iscrive a Roma presso la Facoltà di Psicologia. Non completa gli studi universitari e non consegue il diploma di laurea, in quanto nel 1973, viene assunto presso la ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. Da sempre si considera più sindacalista che bancario, infatti, già nel 1975, diventa dirigente sindacale. Allo stato attuale, è Segretario Provinciale della FABI, il Sindacato più rappresentativo di categoria, e, inoltre, è componente del Dipartimento Comunicazione e Immagine del Sindacato, che pubblica un mensile: La Voce dei bancari. (150.000 copie al mese). Nel 1978, inizia a collaborare con il Giornale di Sicilia, per cui lavora fino al 1994. Si iscrive all'Ordine dei Giornalisti nel gennaio del 1981. Per oltre 20 anni, collabora con Radio-Video-Mediterraneo e con altre emittenti locali, regionali e nazionali. Dal 1996 ad oggi, collabora con La Sicilia. Dal 1997 al 2004 è corrispondente Ansa da Vittoria , Ragusa e provincia.  Direttore Responsabile di periodici, ultimo in ordine di tempo: Il Mantello di Martino, molti lo considerano "specialista" di cronaca nera.  Sempre attento alle vicende politiche, economiche, giudiziarie, riesce ad essere un attento osservatore e un apprezzato cronista.

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