Vittoria. 17 giugno 2023
Nei giorni scorsi a Vittoria, nell’ambito di servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, gli uomini del dott. Andrea Monaco, dirigente del locale commissariato, hanno tratto in arresto uno straniero di 28 anni, con diversi precedenti di polizia per reati in materia di stupefacenti e per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Durante un accurato servizio di pattugliamento, finalizzato appunto alla prevenzione e al contrasto dei reati e di ogni forma di illegalità,gli agenti hanno notato uno scambio sospetto tra due individui. Ciò, facendo presumere una possibile transazione di droga, ha insospettito i poliziotti che sono prontamente intervenuti. Di conseguenza, i due soggetti interessati sono stati bloccati e identificati. Considerato che uno due ha opposto resistenza, è stata effettuata una perquisizione personale che ha avuto esito positivo. Sono state rinvenute 48 dosi di sostanza stupefacente di tipo hashish, nascoste in parte all’interno di una pochette e in parte in un calzino indossato dallo straniero. Le dosi di hashish erano confezionate e pronte per la vendita, e avevano un peso complessivo di 64 grammi. Inoltre, sono stati sequestrati anche 70 euro in banconote di vario taglio. Il secondo soggetto, invece, è stato trovato in possesso di una dose di hashish, acquistata poco prima in cambio di denaro.
Dopo il rinvenimento della sostanza stupefacente lo straniero è stato accompagnato presso gli Uffici del commissariato dove sono state svolte le formalità di rito. Successivamente, è stato condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.
L’operazione condotta dalla polizia dimostra l’impegno costante nel contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti e a dimostrazione che le forze dell’ordine continuano a vigilare per garantire la sicurezza dei cittadini.
La successione dei servizi di controllo, giorno dopo giorno, hanno colto di sorpresa gli spacciatori, forse perché erano convinti di potere svolgere attività illecite senza che nessuno li disturbasse.
