Vittoria. 06.08.2023
(Ester Ferreri)
E se nessuno dei protagonisti avesse ragione? Un racconto banale il suo, da uno scrittore ci si aspetta una rappresentazione emozionale, soprattutto perché avrebbe dovuto essere un sentire introspettivo, se così fosse stato, avrebbe acquistato maggiore riscontro da parte del pubblico, invece mi è sembrato il freddo bollettino di un signore che ha voluto ostentare le sue letture ed il suo orologio, perdendo di vista la funzione pedagogica. Quanto ai ragazzi, beh un po’ di fastidio lo avranno arrecato, anche più di un po’, non di certo per l’abbigliamento o perché parlavano di ragazze, vivaddio che hanno già le idee chiare su come abbordarle. Magari, in treno ci si aspetta di poter riposare un po’, ma in fondo non è così diverso dall’aereo, quando ti capitano quei bimbi che piangono tutto il tempo. In quei casi, si soffre impietriti con atteggiamenti imperturbabili, mentre si spera di arrivare il più presto possibile. Gli adolescenti in questione non si sono comportati diversamente da tanta gente, sedicente colta, che frequenta le presentazioni dei libri o i concerti e che chiaramente dopo un po’ inizia ad annoiarsi. Quante volte è capitato, nel bel mezzo di una conferenza, sentire parlare, tra il pubblico, a voce alta o vedere gente giocherellare con le scarpe un po’ strette; giuro che, una volta osservai una signora “simil titolata”, che tra uno sbadiglio ed un altro finì x trovare la calzatura sotto qualche sedia, più avanti. A quel tempo, ero adolescente e pensai che la signora non si sapesse comportare. L’esperienza insegna, non ho mai giocherellato con le mie scarpe in pubblico. Poiché nei nostri contesti ci conosciamo in tanti, sembra sconveniente zittire i ben pensanti, li trovi a presenziare i vari eventi solo per apparenza, osservadoli, anche velocemente, hanno lo sguardo catatonico e appena possono iniziano a disturbare pesantemente con un fastidioso chiacchiericcio.Gli eventi ai quali partecipano sono un circolo vizioso, se ad es. c’è una presentazione più interessante e degna di attenzione e il mal capitato scrittore non fa parte di un certo entourage, ma ha molto da raccontare, quella gente, schiva puntigliosamente gli incontri. Probabilmente, con lo stesso interesse manifestato sopra, li ritrovi al teatro, perché dopo anni di chiusura, dello stabile, è importante sfoggiare un selfie alla prima. Allora mi chiedo: non dovrebbero essere questi adulti ad insegnare agli adolescenti a sapersi comportare? Naturalmente, generalizzare è assurdo, i giovani sanno essere deliziosi nelle loro diverse sfaccettature. Ritornando al nostro scrittore, ha identificato che i ragazzi avessero un accento del nord, almeno nel racconto il sud è salvo. A proposito di sud o parte di esso, direi che per trovare silenzio sui treni, si deve venire in Sicilia, noi Italo neanche lo vediamo in sogno, infatti, non possiamo provare una simile esperienza. Malgrado ciò, oggi, alla fine della mia giornata impegnativa avevo indosso la maglietta madida e stazzonata, pensate, non ho viaggiato in treno. È stoico chi indossa il vestito, nel tempo della canicola, merita rispetto.