Vittoria. Operai esposti al rischio di contagio scrivono ad Aiello
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Vittoria, 18 marzo 2020 – Stamattina ho diffuso un video in cui, tra l’altro, affermo che questo non è il momento delle polemiche, è il momento di invitare alla calma, a non uscire di casa e rimanere lucidi e uniti, perché la situazione è grave, ma non si risolve con le polemiche e con gli attacchi personali. Ma di fronte a questa lettera che ho ricevuto, e che allego, non posso tacere, userei violenza a me stesso. Da ex amministratore, da ex deputato, da cittadino di questa città, chiedo spiegazioni su quanto denunciato con questa lettera scritta d’impeto, con il cuore, ma in preda alla disperazione e all’angoscia che provano padri di famiglia lavoratori, costretti a lavorare in condizioni disumane e in palese violazione di norme, leggi e decreti, con la consapevolezza che devono portare da mangiare ai propri figli, ma con il timore e la paura, di farli ammalare. Di fronte a tutto questo, non mi fermerò e attiverò tutte le procedure legali, fin quando non avrò ricevuto un chiarimento e la situazione non sarà tempestivamente modificata.
Francesco Aiello
“Professore l’avevo chiamata perché la volevo informare che ieri i dipendenti della Tech si sono lamentati per le mascherine che hanno loro consegnato, in quanto erano dei semplici pezzi di stoffa nera, e, alle rimostranze formulate dai dipendenti, i responsabili del cantiere di Vittoria, hanno risposto testualmente: queste mascherine sono a norma per tutelarvi da un eventuale contagio da coronavirus, l’importante che ogni volta che finite il turno di lavoro, le portate a casa e le lavate accuratamente. Inoltre, hanno consegnato ad ognuno di loro, una paio di guanti monouso, con la raccomandazione, di utilizzarli almeno per un paio di giorni.
I rappresentanti sindacali, informati dai lavoratori, hanno risposto che per il momento, bisogna stringere i denti, ma che a giorni la ditta appaltatrice per la raccolta della spazzatura, cambierà, e la nuova ditta certamente sarà più organizzata di quella attuale. Ma le sembra giusto onorevole, che i sindacati, anziché venire incontro alle esigenze dei lavoratori, e pretendere che venga rispettata la legge, si lavano le mani e invitino ad avere pazienza? Le sembra giusto che i sorveglianti, i dipendenti del settore amministrativo, il direttore e i loro familiari, abbiano le mascherine a norma, i guanti e tutto quello che serve, e quasi quasi beffeggiano tutti quanti, ridendo loro in faccia, e chi lavora con turni infiniti, facendo la raccolta porta a porta, vada in giro senza alcuna protezione? Lei lo sa che ogni mese il Comune emette mandati di pagamento in favore della ditta, che variano da settecentomila a novecentomila euro? Qualcuno ci deve aiutare, il problema, soprattutto in questo momento, è grave e va affrontato. Il personale non è più disponibile a subire, i mezzi si fermano per strada, i freni dei camion non funzionano, ci fermiamo pure noi e vediamo cosa succede? La gente deve sapere, basta, non se ne può più“.