Vittoria, 11 settembre 2015 – L’assessore alla Pubblica Istruzione, Gaetano Bonetta, replica alle dichiarazioni rilasciate agli organi di informazione dal consigliere comunale Daniele Barrano in merito alla presunta “scomparsa” degli assistenti sociali dalle equipe psico-pedagogiche.
“Se i giornali riportano fedelmente quanto dichiarato dal consigliere Daniele Barrano in merito alla fantomatica “eliminazione” degli assistenti sociali dalle equipe socio-psico-pedagogiche corro il rischio un’ischemia culturale – afferma Bonetta -. Egli, novello Comenio (chi era costui?), dopo essere andato su tutte le furie, afferma che nell’educazione dei bambini in difficoltà non si può prescindere dall’assistente sociale, vero dominus pedagogico. E fa sensazione sentire una cosa del genere, giacché è la prima volta che si dice con tanta sicumera nella storia della società occidentale. Ma non ci posso credere e non ci voglio credere. Transeat! Voglio piuttosto pensare che il medesimo consigliere non abbia inteso ciò che ha letto o diversamente appreso. Ma quali equipe? Siamo andati ben oltre! Le equipe non esisteranno più: per ogni circolo didattico, per ogni istituto comprensivo e per l’unica e autonoma scuola media inferiore della città esisterà il presidio psico-pedagogico che sarà gestito, manco a dirlo, da uno psico-pedagogista per tutte le ore delle giornate lavorative. Il responsabile di tale nuovo servizio, che non è psico-terapeuta, né assistente sociale, ma esperto di scienze educative e di psicologia dello sviluppo, svolge la propria attività in collaborazione con il dirigente scolastico, i docenti e le strutture comunali della salute, neurologiche e assistenziali, ripeto assistenziali, qualora fossero presenti casi di dispersione e abbandono. L’obiettivo educativo di tale servizio, all’interno di un progetto di socializzazione e di integrazione scolastica ben definita, è quello di recuperare e potenziare il processo di crescita e di sviluppo cognitivo degli alunni in difficoltà, adottando le procedure più diffuse e più efficaci della cosiddetta “cura educativa”. Infine, questo nuovo servizio viene a sostituire le equipe, cervellotiche e velleitarie, che ove in Italia sono state introdotte hanno avuto scarsissimo successo. A Vittoria, addirittura, anche gli stessi componenti delle vecchie equipe hanno a me medesimo espresso le loro difficoltà operative e la loro scarsa incidenza (chiaro eufemismo!). Orbene, siccome l’amministrazione comunale, così come recita la Costituzione, vuole che la scuola educhi formando le capacità intellettuali, si è pensato di rinnovare radicalmente le relazioni d’aiuto nei processi educativi, creando le basi per una sorta di “sanità dell’apprendimento” che è la ragione prima dell’esistenza di ogni istituzione scolastica. Pertanto, invito il consigliere Barrano a documentarsi prima di criticare, quando lo vuole fare in maniera appropriata, e magari ad intervenire su cose di cui ha sicura contezza e magari competenza. Cioè, lo invito a fare ciò che io faccio sempre quando non conosco bene ciò di cui vorrei parlare e di cui so poco”.