Vittoria. 02/04/2021
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
La situazione che stiamo attraversando a seguito del perdurare dell’emergenza Covid pone un problema sicuramente sulla gestione dei tributi necessari per garantire i servizi di una città, che sono insostenibili per cittadini e imprese in grandi difficoltà.
In questo delicato panorama socio-economico sarà mia cura, una volta eletto, attivarmi immediatamente per trovare, di concerto con le associazioni datoriali di categoria e con i cittadini, gli strumenti concreti di abbattimento e di esenzione tributarie con le dovute coperture finanziarie.
In tale direzione bisognerà tutelare le fasce più deboli della popolazione, le famiglie senza reddito, i pensionati con il minimo di pensione. Programmeremo una graduale diminuzione dei carichi tributari e consentiremo l’esonero in cambio di prestazioni socialmente utili o anche lavorative o civili, anche di modesta rilevanza. Il BARATTO amministrativo entrerà a pieno regime nella politica tributaria del nostro Comune, con serietà e rigore nei controlli.
E in questo contesto volgo la mia attenzione particolare anche ai costi sostenuti oggi dalle varie Chiese e di tutte le Comunità religiose, a seguito dell’ emergenza Covid, nonché sulla possibilità di trovare anche per loro strumenti per la conseguente riduzione della TARI o del canone idrico.
Sappiamo bene che in materia di TARI o di consumo idrico non è prevista l’espressa agevolazione valevole per l’IMU e che dunque, secondo le disposizioni normative, per esempio il seminario arcivescovile non viene esonerato dal pagamento di detta tassa per le aree adibita a alloggi e servizi vari per i seminaristi.
Sappiamo anche che l’esonero di contro è riconosciuto per i locali adibiti al culto e alle funzioni strettamente religiose, di tutte le Comunità religiose, che ad oggi comunque seguono i vari protocolli Covid .
Alla luce di quanto esposto, ritengo sia fondamentale trovare le coperture necessarie ad effettuare una riduzione delle imposte comunali anche per le varie chiese e comunità religiose che in questo momento particolare di emergenza Covid vedono una partecipazione ridotta e a distanza di molte attività, quali ACR, catechesi per gli adulti, testimonianze, riunioni con i genitori e con i catechisti, incontri dei vari gruppi, nonché le varie feste parrocchiali segno di una comunità viva e forte, con la conseguenza che la mancanza di molte attività non produce quei quantitativi di rifiuti o consumi idrici che sono calcolati nelle percentuali delle varie bollette comunali. Una problematica che tutte le Comunità religiose condividono.
È necessario, dunque, adeguare i costi dei tributi attualmente applicati alle nuove esigenze che in un anno hanno visto cambiamenti all’interno delle varie chiese e comunità, per cui sarà mia cura trovare di concerto con gli attori principali dei culti religiosi le azioni mirate ad un abbattimento sino al 50 % dei tributi locali, bilanciando le nuove esigenze maturate in quest’anno di emergenza Covid dalle stesse, con gli introiti necessari alla nostra città.
Francesco Aiello