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Vittoria. Schema di massima del Prg: CNA chiede delucidazioni su destinazioni d’uso per i terreni e gli immobili sorti in questi anni ai lati dello stradale per Alcerito

Schema di massima del Prg di Vittoria, la Cna comunale si chiede “Quale destinazione d’uso per i terreni e gli immobili delle numerose attività artigianali, commerciali e industriali nate e sviluppatesi ai lati dello stradale per Alcerito?”

VITTORIA – “Ritorniamo a parlare dello schema di massima del Prg di Vittoria per sottoporre all’attenzione dell’Amministrazione comunale e delle forze politiche presenti in città altre considerazioni sullo strumento di pianificazione”. Lo dicono il presidente della Cna comunale di Vittoria, Giuseppe La Terra, e il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio, a proposito dello strumento concernente il Piano regolatore generale prossimo alla discussione in Consiglio comunale. “I terreni e gli immobili delle numerose attività artigianali, commerciali e industriali (tutte a supporto dell’agricoltura) nate e sviluppatesi negli anni ai lati dello stradale per Alcerito, che insistono su suolo agricolo – si chiedono i vertici dell’associazione di categoria – potranno finalmente avere la loro legittima finalità urbanistica? In una lingua di terra lunga circa 10 chilometri, dopo l’area naturale protetta individuata dal piano paesistico, sono stati realizzati, negli ultimi trent’anni, degli opifici su terreni agricoli che non hanno ad oggi una giusta destinazione d’uso. Questo ha impedito e impedisce ai titolari di queste imprese di poter accedere a contributi comunitari, finanziamenti e agevolazioni varie. Come Cna pensiamo che sia arrivato il momento di fare uscire dal limbo queste imprese. Abbiamo già avviato un confronto con alcuni titolari di attività che ricadono in quest’area ed è emersa l’esigenza di interloquire con l’Amministrazione e con le forze politiche presenti in Consiglio comunale per capire se esista la volontà politica di regolarizzare un’anomalia che ha penalizzato e rischia di continuare a penalizzare il nostro territorio”.

Giorgio Stracquadanio e Giuseppe La Terra
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