Vittoria. 04.10.2024
L’annuncio del film che sarà interamente girato a Vittoria: stidda l’altra mafia, tratto dal libro di Giuseppe Bascietto, giornalista vittoriese residente da anni a Roma, dove lavora all’ufficio stampa della CISL, è stato dato nel corso del G7 Agricoltura e pesca a Ortigia, una delle zone più belle di Siracusa, da un delegato di Double 3 Media S.p.A. una prestigiosa casa produttrice italiana con partner americani, che vuole raccontare la storia della stidda, una branchia della mafia siciliana, attraverso fatti e circostanze raccontate da un ex capo clan vittoriese che si è pentito. Sarebbe imminente l’inizio della produzione del film tratto dal libro di Bascietto e edito da Aliberti editore.
L’annuncio è stato dato in presenza delle Istituzioni regionali, del Presidente del Distretto Ortofrutticolo Sud Est Sicilia e di Carmelo Incardona, un avvocato vittoriese, per alcuni anni prestato alla politica, che ha svolto ruoli prestigiosi a livello regionale. Carmelo Incardona è anche il figlio di Salvatore Incardona, un imprenditore agricolo che si era ribellato ai soprusi e al pizzo, invitando anche altri a seguirlo in quel percorso e che per questo è stato assassinato.
Il film, per la cui produzione saranno investiti milioni di dollari, porta sul grande schermo la storia di una delle mafie più oscure e controverse, la “stidda”, attraverso le confessioni del pentito, con un curriculum di oltre ben cento omicidi.
Oltre a raccontare questa incredibile storia di criminalità organizzata, Bascietto vuole richiamare l’attenzione su ciò che è accaduto e per certi versi accade ancora, a Vittoria, una città dalle risorse straordinarie che per le sue caratteristiche ha sempre attirato gli appetiti della malavita a tutti i livelli, che rendono difficile il lavoro istituzionale degli appartenenti alle forze dell’ordine.
Vittoria dunque si trasformerà in un palcoscenico internazionale che dovrà ospitare per mesi, persone di diverse nazionalità e che per questo motivo balzerà alla ribalta della cronaca mondiale.
