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Zona economica esclusiva di Cipro: la Turchia deve interrompere le provocazioni

In una risoluzione votata giovedì, i deputati hanno condannato i “rilevamenti marittimi” della Turchia come un’invasione della zona economica esclusiva della Repubblica di Cipro e il suo diritto sovrano di esplorare le risorse naturali all’interno di essa. Il testo chiede alla Turchia di fermare le sue “azioni provocatorie” e le “minacce” contro Cipro.
I rilevamenti marittimi turchi “devono essere giudicati illegali e provocatori”, hanno detto i deputati, sottolineando come questi costituiscano una violazione dei diritti sovrani della Repubblica di Cipro nonché del diritto internazionale. Hanno quindi aggiunto che la Turchia dovrebbe ritirare immediatamente le sue navi che operano nelle acque della zona economica esclusiva di Cipro e dei suoi dintorni.
“Tali azioni e minacce pregiudicano il proseguimento dei negoziati per una soluzione globale della questione cipriota”, hanno aggiunto i deputati, avvertendo che la loro continuazione o ripetizione “potrebbe avere un impatto negativo sulle relazioni della Turchia con l’Unione”.
“Qualsiasi ritrovamento di gas andrebbe a beneficio di entrambe le comunità a Cipro se si potesse trovare una soluzione politica duratura per porre termine al conflitto”, si legge nel testo.

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